Secondo una recente indagine, la mancanza di trasportatori nel 2021 crescerà di oltre un quarto rispetto allo scorso anno. La principale ragione? La scarsissima presenza di conducenti formati e professionali. E proprio per fare fronte a questa carenza di autisti la Sicilia ha proposta una propria ricetta, che vede come piatti forti proprio la formazione professionale e sull’accompagnamento al lavoro di 1.000 aspiranti conducenti in 3 anni. L’obiettivo è quello di accompagnare gli aspiranti conducenti di mezzi pesanti in un iter che permetta loro prima di conseguire le patenti CE + CQC e poi di essere assunti in un’azienda di autotrasporto.
Si tratta del progetto Sicilia on the Road, promosso dall’Aitras (Associazione italiana Trasportatori) in sinergia con un ente di formazione, un consorzio di autotrasportatori, un consorzio di scuole guida e un’agenzia del lavoro. Le basi per realizzare il progetto sono state gettate e trovano anche il sostegno dell’assessore regionale alle Infrastrutture e della Mobilità, Marco Falcone, che servirà in particolare per minimizzare, se non rimuovere, quello che appare come uno degli ostacoli principali per l’ingresso dei giovani in cabina, vale a dire i costi legati al conseguimento delle patenti professionali. Ebbene tali costi verranno drasticamente abbattuti tramite fondi appositi della Regione Sicilia, che in questo modo prenderà parte attivamente al progetto. Un progetto che, come ha sottolineato il presidente di Aitras, Salvatore Bella, «consentirà non solo di ridurre il tasso di disoccupazione in Sicilia, ma permetterà finalmente alle imprese di autotrasporto di trovare agevolmente conducenti per i propri Tir» ha affermato.