Fiat ha acquisto il 100% della Chrysler. L’accordo, comunicato il 1 gennaio, si è completato con l’acquisizione da parte di Fiat della quota detenuta da Veba, il fondo sanitario del sindacato americano Uaw.
Il closing dell’operazione è previsto entro il 20 gennaio 2014 e a fronte della vendita della quota del 41,5% il Veba Trust riceverà un corrispettivo complessivo pari a 3.650 milioni USD.
«Aspetto questo giorno sin dal primo momento, sin da quando nel 2009 siamo stati scelti per contribuire alla ricostruzione di Chrysler» ha commentato John Elkann, Presidente di Fiat. Per Sergio Marchionne, Ad di Fiat, Presidente e Ad di Chrysler «Nella vita di ogni grande organizzazione e delle sue persone ci sono momenti importanti, che finiscono nei libri di storia. L’accordo appena raggiunto con VEBA è senza dubbio uno di questi momenti per Fiat e per Chrysler».
A Piazza Affari il titolo Fiat vola, salito del 16,4% e chiudendo a 6,92 euro e, una volta tanto, è arrivato anche il placet del mondo sindacale se di procederà a investire, come annunciato, negli stabilimenti italiani di Mirafiori e Cassino.
L’acquisizione di Chrysler da parte della Fiat «è una buona notizia, anche perché questo investimento del Lingotto ha in sé i presupposti per ricadute positive sugli stabilimenti Fiat in Italia, secondo quando sempre dichiarato dall’Ad Sergio Marchionne» Con queste parole il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha salutato l’operazione che si è concretizzata «in un momento di difficoltà per l’auto, parzialmente riscattato dai dati di dicembre, primo mese positivo per il mercato da agosto 2011». «Ora – aggiunge Lupi in una nota – verranno messi alla prova gli accordi con le parti sociali che hanno aperto da tempo una linea di credito e di fiducia con la Fiat. Un suo impegno rafforzato in Italia non può che avere conseguenze positive per l’indotto del settore e per l’intero sistema paese».
«L’economia italiana – non solo il comparto dell’automobile – saluta con soddisfazione l’accordo che garantisce a FIAT il controllo del 100% della Chrysler. Si tratta di un’eccezionale opportunità per il nostro Paese, l’inizio di una fase nuova nei rapporti industriali.» Con queste Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Aci, ha commentato l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario della casa di Detroit che «rappresenta anche una opportunità eccezionale per l’intera filiera dell’auto. Penso ai vantaggi che potranno derivare sia per il marchio FIAT che per Alfa Romeo e Maserati – storici portabandiera del Made in Italy – ma più in generale a tutto il settore che riceverà da questo impegno della casa torinese un nuovo, fondamentale, slancio per uscire dalle sabbie della crisi e avviare una rinnovata fase di crescita. In particolare – conclude Sticchi Damiani – il piano degli investimenti che prevede Fiat per il nostro Paese – altro passaggio fondamentale per lo sviluppo futuro del settore – non potrà che rafforzarsi, grazie a questo accordo, con ricadute positive su tutto il sistema economico italiano in generale e su quello dell’automotive in particolare.».