Con 90 giorni di anticipo rispetto alla data prevista, il Tribunale di Milano (presidente Fabio Roia) ha revocato il commissariamento delle attività di subfornitura di Ceva Logistics Italia. La misura di prevenzione era stata applicata lo scorso 6 maggio 2019 – con la nomina dell’amministratore giudiziario, Roberto Paese – e sarebbe dovuta terminare il 13 maggio. Ma i giudici hanno deciso di anticiparla, confermando l’efficacia e la tempestività delle azioni della nuova proprietà CMA CGM e del nuovo management, che ha sostituito il precedente nel segno della discontinuità.
Sollecitata dal commissario, il Consiglio di Amministrazione di Ceva ha approvato nel corso dell’ultimo anno un nuovo modello organizzativo 231 (composto da un codice etico e da un protocollo istitutivo dell’organismo di vigilanza) e un’innovativaprocedura di selezione, qualifica e monitoraggio delle terze parti specializzate nella fornitura di servizi logistici. Le procedure per la gestione dei contratti di lavoro sono state aggiornate e revisionate per renderle conforme all’organigramma. Infine sono stati rivisti anche i sistemi di controllo interno, con l’obiettivo di migliorare le regole di gestione dei contratti di manodopera. Un notevole sforzo procedurale che il Tribunale lombardo ha valutato molto positivamente come “consistente bonifica aziendale” della Divisione Contract Logistics, che gestisce appunto i servizi di logistica per conto terzi nell’azienda svizzera.
Secondo la Corte, in sintesi, Ceva ha rispettato le prescrizioni dell’amministratore giudiziario per contrastare lo sfruttamento dei lavoratori nei magazzini, revisionando il suo modello organizzativo di gestione e controllo e approdando così alla ‘rilegalizzazione’ della società.
«Oggi – conclude il Tribunale – Ceva Logistics Italia può presentarsi su un mercato della logistica fortemente caratterizzato dazone di vasta irregolarità con un nuovo modello di gestione e organizzativo univocamente orientato a favorire situazioni di trasparenza e legalità nei rapporti negoziali e nella somministrazione dei servizi».
Commentando la notizia, il managing director di CLI, Christophe Boustouller, ha espresso soddisfazione per la decisione del Tribunale milanese e ha confermato la volontà dell’azienda “di dare seguito agli sforzi compiuti e al proprio impegno, adottando e implementando procedure e best practices, tali da qualificarla come modello positivo e di riferimento per il settore della logistica”.
Ricordiamo che il commissariamento della Divisione Contract Logistics di Ceva era stato imposto dal Tribunale di Milano dopo un’indagine avviata dalla Guardia di Finanza nell’aprile 2017 sul Consorzio Premium Net. Il consorzio aveva in appalto la gestione della piattaforma Ceva di Stradella e dalle testimonianze di alcuni dipendenti i finanzieri avevano rilevato forme di sfruttamento e caporalato tra i facchini.