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Carri merci, nuove procedure per il controllo dei freni

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L’Ansfisa (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali) ha emanato nuove procedure per il controllo del rischio dei carri merci dotati di suole dei freni denominate LL.
Questi freni, a materiale composito e introdotti per abbassare le emissioni acustiche, sono stati oggetto di diversi incidenti e inconvenienti legati al surriscaldamento dell’apparato, con il conseguente rischio di incendio o deformazione di parti fondamentali per la stabilità dei convogli. Solo nel nostro Paese, negli ultimi due anni sono stati oltre 40 in casi rilevati che hanno l’Agenzia a emanare misure urgenti e a segnalare la problematica all’autorità competente in Europa.

L’Agenzia Europea per le Ferrovie (ERA) ha aperto una “procedura d’urgenza”, mettendo al lavoro una task force di esperti, che ha stabilito delle “misure a breve termine di controllo del rischio inerenti all’esercizio e la manutenzione dei carri” la cui adozione è stata raccomandata in tutti i paesi europei.
Sono state individuate misure che intervengono sia sulla frenatura dei convogli, che sul rilevamento dell’eventuale surriscaldamento e deformazione delle ruote.
In primis, si punta a rafforzare la cooperazione tra gli operatori e a sollevare la soglia di attenzione di tutto il sistema; operatori che restano responsabili dell’adozione e dell’attuazione delle misure indicate in conformità alle procedure dei propri Sistemi di Gestione della Sicurezza. 

I limiti, imposti d’urgenza da Ansfisa, possono essere superati attuando le disposizioni indicate in ambito ERA.
Alle imprese ferroviarie è richiesto di monitorare efficacemente l’esecuzione delle prove dei freni sui treni dotati di questa tipologia di apparati e di porre attenzione al corretto utilizzo dei freni e al rispetto dei limiti di velocità da parte dei macchinisti.
Mentre ai gestori è richiesto di attuare abbassare le soglie di allarme dei sistemi di rilevazione della temperatura dei freni dei convogli portandola a un valore sperimentale di 280°, di predisporre un programma di adeguamento e di sostituzione con sistemi tecnologicamente più avanzati e, in attesa dell’up-grade tecnologico, intensificare il presenziamento dei treni con più personale lungo le linee.

Misure che entrano in vigore da oggi anche in Italia.
Nel frattempo, prosegue l’attività svolta sinora, con l’avvio di una “procedura normale” che ha lo scopo di sviluppare misure a medio e lungo termine armonizzate a livello dell’UE, basate su analisi ancora più approfondite e che, quindi, richiedono un tempo maggiore.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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