È ormai evidente che l’invasione in Ucraina ha compromesso i rapporti commerciali esistenti tra Unione Europea, Ucraina, Russia e Bielorussia, impattando sul funzionamento delle catene di approvvigionamento globali e sull’aumento generalizzato dei prezzi. In questo quadro, l’Italia ha perso alcuni dei suoi principali fornitori di materie prime. I tre Paesi dell’Est sopra citati, ad esempio, detengono il 60% dell’export mondiale di acciaio e questo ha comportato una carenza di questo materiale qui in Occidente.
Un’idea originale per tentare di risolvere il problema legato alla carenza di materie prime viene da IUNGO (www.iungo.com), piattaforma di ‘supply chain collaboration’, nata nel 2001 come spin-off della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, da un’idea dell’AD e fondatore Andrea Tinti.
Si tratta, in sostanza, di un sistema di gestione digitale della supply chain in cloud che potrebbe prevenire il fenomeno, anche di fronte a eventi tragici e imprevedibili. Cerchiamo di capire come funziona.
CON LA CARENZA DI MATERIE PRIME OCCORRE TROVARE NUOVI FORNITORI
La carenza di materie prime, dall’approvvigionamento alla distribuzione, può impattare negativamente sull’intero ciclo di rifornimento e sugli attori coinvolti. I disagi principali sono legati alla pianificazione e ai ritardi nelle consegne, spesso non prevedibili se non con un adeguato sistema digitalizzato di gestione dei processi. Ne risentono, quindi, sia l’organizzazione delle attività produttive ma, soprattutto, la produzione dei prodotti e il rifornimento al cliente finale. Se i fornitori soffrono la difficoltà di reperimento delle materie prime, le piattaforme di supply chain management debbono cercare e ingaggiare nuovi fornitori alternativi, che possano subentrare in tempi brevi e nel rispetto del lead time di consegna finale. Per farlo, però, servirà avere visibilità di un parco fornitori ampio e qualificato, precedentemente misurato e monitorabile in tempo reale. Questo per poter selezionare il miglior fornitore alternativo.
I PROCESSI DI APPROVVIGIONAMENTO IN CLOUD PREVENGONO I DISAGI LEGATI ALLE CARENZE
Il digitale in questo senso può aiutare. La digitalizzazione dell’intero ciclo di approvvigionamento, infatti, permette di avere visibilità lungo la catena di fornitura in ‘real time’, grazie alla tracciabilità dei processi e delle transazioni gestite. Una piattaforma digitale di supply chain management in cloud, in particolare, permette ai suoi utilizzatori (i buyer delle aziende capo filiera manifatturiere) di gestire tutte le comunicazioni con i fornitori di materie prime in maniera automatica e in tempo reale.
Si evitano così diversi problemi: la mancanza di visibilità del ritardo merce in ingresso e dello stato delle transazioni con il fornitore (richieste d’offerta, gare d’acquisto, ordini di acquisto, ecc); la mancanza di tracciabilità di tutti i processi e delle transazioni gestite (ad esempio in caso di contenziosi); la gestione non pianificata delle eccezioni e delle situazioni critiche; l’organizzazione inefficiente dei singoli reparti; l’assenza di un sistema efficace di valutazione dei fornitori; la mancanza di visibilità rispetto alle performance oggettive dei fornitori; la mancanza di fornitori alternativi qualificati e misurati da ingaggiare all’occorrenza e l’ingaggio e procedure rigide per il loro on-boarding, sia attivi che potenziali.
COME FUNZIONA UNA PIATTAFORMA DIGITALE DI SUPPLY CHAIN MANAGEMENT IN CLOUD
IUNGO ha dunque progettato una piattaforma digitale di supply chain management in cloud in grado di bypassare i disagi che coinvolgono l’intera catena di approvvigionamento davanti a eventi imprevedibili che interferiscono con il suo regolare funzionamento.
La dashboard della piattaforma digitale IUNGO, infatti, mostra al buyer lo stato di avanzamento di qualunque transazione con esso gestita, consentendogli di ridurre al minimo il suo margine di intervento. Ad esempio, nel caso di un’evasione dell’ordine di acquisto da parte del fornitore, permette al buyer stesso di intervenire tempestivamente, sollecitandolo nell’invio di un feedback o ingaggiando nuovi partner.
In questo modo IUNGO:
Fornisce in tempo reale una valutazione oggettiva del fornitore e permette al buyer di selezionare velocemente, in fase di ricerca, partner alternativi già qualificati secondo logiche e standard aziendali.
Permette, poi, di lanciare in maniera automatica e intuitiva possibili gare di acquisto a uno o più fornitori rispondenti agli standard qualitativi dell’azienda e del prodotto finito.
Infine, predispone questionari di qualifica personalizzati, favorendo la raccolta automatica dei feedback ricevuti dai fornitori. Questi ultimi potranno poi essere misurati e monitorati con indici di performance oggettivi, disponibili nel modulo IUNGO dedicato alla reportistica.
CASE HYSTORY
Siad Macchine Impianti, uno dei principali gruppi chimici italiani, minacciato dalla carenza di materie prime, ha trovato nell’adozione della piattaforma una soluzione per garantire continuità lavorativa verso i clienti finali, in collaborazione con i fornitori.
Nel periodo Covid, la Siad ha dovuto chiudere e mandare a casa tutti i dipendenti. Grazie alla piattaforma, però, il personale degli uffici acquisti ha lavorato regolarmente anche da remoto e anche i fornitori, attraverso il cloud, hanno potuto rispondere alle comunicazioni/ordini, così garantendo la continuità del lavoro.