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Camion, al via la rottamazione degli Euro 3. Il MIT stanzia fondi ad hoc

In arrivo anche la stretta sulla formazione: chi annuncia corsi non conformi rischia l’esclusione dai contributi. I decreti annunciati oggi in una riunione al ministero di Porta Pia alla associazione dell’autotrasporto sono in dirittura d’arrivo. “Bene che sia premiato chi fa vera formazione” dice Assotir. Anche Unatras plaude al cambio di passo.

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Più controlli sulla formazione con sanzioni più stringenti per i “corsi finti”: in caso di inadempienze l’associazione o l’istituto rischia l’esclusione dagli incentivi per tutto l’anno successivo. Mentre arriva un’altra sperimentazione per il rinnovo del parco veicoli tesa alla rottamazione dei camion Euro 3 e Euro 4 con l’obiettivo di togliere dal mercato i veicoli con il tachigrafo analogico. Sono queste le novità più importanti emerse dai decreti che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresentato dal Capo Dipartimento Teresa Di Matteo, ha presentato oggi alle associazioni dell’autotrasporto convocate a Porta Pia per discutere la ripartizione delle risorse strutturali per la categoria, pari a 240 milioni annui per il triennio 2025-2027 da ufficializzare in un decreto interministeriale del ministero delle Infrastrutture e del ministero dell’Economia.

Stretta sulla formazione

Focus della giornata i decreti per l’erogazione dei contributi sulla formazione, pari a 5 milioni di euro, e quello per il ricambio del parco veicoli che dispone di circa 25 milioni di euro che dovrebbero arrivare prima della pausa agostana o, al massimo, nei primi giorni di settembre. Tra le novità, è stato proposto un inasprimento delle sanzioni per chi avvia un corso di formazione non conforme o inadempiente a quanto dichiarato che rischia fino all’esclusione totale per l’anno successivo dai contributi a sostegno della formazione: i controlli sui corsi sono affidati a RAM. «Condividiamo che venga premiato – dice Claudio Donati, segretario generale di Assotir – chi fa formazione seriamente e siamo favorevoli a norme più stringenti”. Anche Unatras, in una nota ufficiale fa sapere che “accoglie favorevolmente il cambio di passo intrapreso ed auspica che, anche sulle questioni di carattere normativo, il Governo fornisca le risposte attese dalla categoria, come emerse nel tavolo delle regole».

La rottamazione degli Euro 3/4

Il cambio di passo arriva anche nella ripartizione delle risorse per il ricambio del parco circolante con una sperimentazione che punta alla rottamazione degli Euro 3 e Euro 4, anche per eliminare dalle strade i tachigrafi analogici, i più facili da manomettere. Dei 25 milioni a disposizione, 15 andrebbero al sostegno dell’acquisto di veicoli Euro 6 con il finanziamento di circa 15mila euro per ogni mezzo, mentre un’altra quota ancora da definire sarebbe stanziata esclusivamente per chi acquista un Euro 6, rottamando un Euro 3 o Euro 4. Il resto delle risorse, erogate con un click day, andrebbero agli elettrici e ai mezzi alimentati a gas. «Il ricambio del parco veicolare è una questione politica – commenta Donati – la sperimentazione va bene, ma occorre capire quanti mezzi è possibile sostituire e quante risorse abbiamo. La politica deve comprendere quanto sia importante questo passaggio e affrontarlo in modo serio anche in vista dell’arrivo dell’ETS2, una tassa che dal 2027 peserà anche sull’autotrasporto in base alle emissioni inquinanti». 

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