Nel 2° trimestre dell’anno, il barometro dei trasporti di TimoCom ha subito forti oscillazioni, registrando nella prima parte un livello nettamente inferiore rispetto a quello degli anni precedenti, mentre, alla fine del trimestre, la percentuale di carichi è tornata a salire in modo così netto come lo era stato il precedente calo. Il 2° trimestre chiude così con un rapporto carichi-mezzi di 52:48, in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2013 (53:47).
Variabile, incerto e troppo tiepido per la stagione, sostengono a Düsseldorf che contavano di seguire l’onda di slancio dei mesi di febbraio e marzo, quando la quantità di carichi era cresciuta di quasi 25 punti percentuali, passando da un rapporto carichi-mezzi di 30:70 (febbraio) a 54:46 (aprile). Arrivati però a maggio, l’effetto positivo era già svanito. La percentuale di carichi, infatti, era scesa al 48%, segnando oltre dieci punti percentuali in meno rispetto a maggio 2013. «L’andamento del Barometro dei trasporti di TimoCom nei primi due mesi del 2° trimestre è stato altamente imprevedibile – afferma Marcel Frings, Chief Representative di TimoCom – Avevamo calcolato che si sarebbe verificata una notevole eccedenza di carichi, invece la quota di carichi nel mercato dei trasporti europeo è scesa di 6 punti percentuali».
TimoCom individua le ragioni di tale andamento in due fenomeni che si sono verificati a maggio. Da un lato, l’alto numero di giorni festivi che, a livello europeo, sono stati complessivamente ben 24 giorni. Dall’altro lato, il mercato dei trasporti nell’Europa meridionale ha subito un crollo a causa delle drammatiche inondazioni verificatesi in Croazia, Serbia e Bosnia-Erzegovina, oltre alle tragiche conseguenze per le persone e le economie dei paesi colpiti, ha avuto ripercussioni anche sul resto dei paesi europei.
Alla luce delle esperienze dei primi sei mesi, le previsioni per il 3° trimestre appaiono questa volta più contenute anche se la percentuale di carichi prevista dovrebbe crescere, dando ulteriore impulso al mercato dei trasporti in Europa.