Allarme rosso per il mercato dei trasporti italiano. La percentuale di carichi rispetto ai mezzi disponibili è ai minimi storici se si confrontano i dati degli ultimi tre anni. L’esame dei numeri provenienti del Barometro Trasporti di Timocom mostrano infatti che nel nostro Paese, nel secondo trimestre 2016, il rapporto carichi/mezzi è crollato dal già deludente 40:60 di aprile al 23:77 di giugno, per poi recuperare fino al 43% di luglio ma sprofondare nuovamente al 10:90 di oggi. Dal 2014 mai il grafico del primo semestre si era mostrato così piatto; un segnale molto preoccupante che non si può spiegare soltanto con la normale staticità delle trattative nei mesi estivi e che smentisce il trend incoraggiante – in confronto al resto d’Europa – del primo trimestre 2016.
Anche i mercati in cui la disponibilità di carichi è sempre stata eccellente battono in testa, a cominciare dalla Germania che mostra oggi un rapporto di 12:88 (l’anno scorso di questi tempi eravamo al 52%). A malapena si salvano il mercato interno (43:57) e la Francia (32:68), il Paese con il migliore scambio. Questo immobilismo ha come conseguenza un mercato in entrata in discreta salute, almeno in parte. L’Est Europa ritorna ai fasti di un tempo (Ungheria 60:40; Repubblica Ceca 51:49; Slovenia 50:50), insieme all’Austria (58:42). Ma i festeggiamenti, a dire il vero, finiscono qui.
La situazione in Europa – Ad aggravare ulteriormente la valutazione sono i risultati nel resto dei Paesi europei che evidenziano un leggero surplus di carichi per il mercato dei trasporti. Nei mesi primaverili TimoCom ha registrato un rapporto europeo fra carichi e mezzi di 52:48, seppur tra notevoli oscillazioni. In aprile, la percentuale di carichi, pari al 49%, era risultata di 16 punti percentuali superiore al mese precedente, anche se con una crescita inferiore rispetto a 2015 e 2014. A maggio ancora una crescita di altri 10 punti percentuali (59% di carichi). «L’aumento è da ricondurre ai numerosi giorni di ponte e alle settimane corte di questo mese – spiega Marcel Frings, chief representative di TimoCom – caratterizzato da varie festività. I responsabili della gestione del traffico si sono così trovati a dover mettere su strada le merci in un numero minore di giorni disponibili». In giugno la percentuale di carichi è nuovamente scesa di 11 punti (48%), per poi mantenersi stabile a quei livelli (54% a luglio e 49% ad agosto).
Cosa ci aspetta da qui al 2017? Secondo Timocom le previsioni per i mesi a venire varieranno da Paese a Paese. Secondo l’Ifo, l’indice del clima economico, la crescita economica in Germania è destinata ad esempio a rafforzarsi sulla spinta dell’incremento degli investimenti e dei consumi, trainando così anche il settore dei trasporti. Le conseguenze della Brexit non sono al momento valutabili, mentre per Italia, Portogallo, Spagna, Austria e Francia la situazione economica appare in peggioramento. Non resta dunque che stringere la cinghia e sperare in un’inversione di tendenza.
Carichi/veicoli disponibili **Relazione inversa**
Italia – tutti gli altri Paesi 10/90 42/58
Italia-Italia 43/57 ——-
Italia-Francia 32/68 40/60
Italia-Germania 12/88 36/64
Italia-Svizzera 08/92 08/92
Italia-Repubblica Ceca 03/97 51/49
Italia-Gran Bretagna 11/89 36/64
Italia-Spagna 17/83 11/89
Italia-Austria 08/92 58/42
Italia-Belgio 03/97 44/56
Italia-Paesi Bassi 04/96 40/60
Italia-Ungheria 13/87 60/40
Italia-Slovenia 13/87 50/50
Italia-Polonia 09/91 32/68
** Dati al 25/08/16, ore 17:00-17:30