Che ne sarà del cabotaggio? La domanda è stata posta nel corso di un’audizione davanti alla Commissione europea lo scorso 17 gennaio, alla presenza anche di associazioni dell’autotrasporto come Conftrasporto.
La situazione attuale, basata sulla possibilità di effettuare soltanto tre operazioni nell’arco di sette giorni dal momento dell’ingresso, non piace alla Commissione, che vuole aumentare la liberalizzazione, mitigandola con normative specifiche sul distacco dei lavoratori e l’istituzione di un registro nazionale in cui annotare tutte le operazioni di cabotaggio.
Le associazioni di categoria hanno unanimemente fatto presente che è presto per pensare a una liberalizzazione, viste soprattutto le eccessive disparità esistenti rispetto ai costi aziendali, primo fra tutti quello del lavoro, che di fatto impediscono una competizione paritaria tra le imprese dei diversi Stati.
In ogni caso la Commissione intende procedere per aprire ulteriormente i mercati al cabotaggio e per introdurre – con buona probabilità – una nuova normativa (anche se già esistente in Italia) dedicata alla responsabilità solidale tra vettore e committente rispetto alle violazioni commesse dal primo rispetto proprio al cabotaggio.
Autotrasporto: l’Europa intende rendere più libero il cabotaggio
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