5,2 milioni di fatturato nel 2022 (in crescita del 60% sul 2021), 7 anni di esperienza alle spalle, 8 filiali e più di 4.000 clienti in tutta Europa. Sono i numeri con cui si presenta per la prima volta in Italia CargoON, piattaforma digitale per la gestione dei flussi logistici, parte del gruppo Trans.eu (società fondata nel 2004 che sviluppa una delle più importanti borse di carichi in Europa e diverse piattaforme digitali logistiche, nonché servizi per la gestione del trasporto su strada, riunendo trasportatori, operatori logistici, spedizionieri e vettori).
L’occasione per presentarsi al nostro pubblico è stata una conferenza stampa che si è tenuta oggi a Milano, nel corso della quale sono intervenuti Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, Antoine Bertrandy e Nicolò Calabrese, rispettivamente Ceo e Country Manager Italia di CargoON.
Nel corso della presentazione sono stati evidenziati le caratteristiche e le opportunità offerte dalla nuova piattaforma, rivolta nello specifico alle grandi aziende manifatturiere e distributive alla ricerca di soluzioni complete per la gestione digitale del trasporto merci su strada. Entrando nel dettaglio, CargoON si compone di cinque moduli: Simple Tender (funzione che permette di semplificare le gare d’appalto per il servizio di trasporto, individuando nuovi vettori e instaurando con loro collaborazioni sicure), Freight (consente la digitalizzazione dell’intero processo di gestione dei trasporti, dalla creazione degli ordini all’assegnazione dei carichi, dalla negoziazione fino all’accettazione), Dock Scheduler (per la pianificazione delle prenotazioni degli slot di carico), Visibilty (per monitorare in tempo reale l’intero flusso logistico) e Reports (per avere sotto mano tutti i dati sui costi del trasporto o della consegna, sulle performance e così via).
Nicolò Calabrese ha poi snocciolato alcuni numeri che dimostrano come oggi le aziende italiane siano ancora aggrappate ai vecchi metodi tradizionali. «In particolare le imprese di medie dimensioni – ha affermato Calabrese – che comunque sviluppano flussi da 30/40 trasporti al giorno, continuano a gestire la logistica attraverso telefonate ed email, aumentando le code e i tempi di attesa dei veicoli all’interno degli stabilimenti. Il mercato italiano presenta ancora gap strutturali in termini di efficientamento dei processi e digitalizzazione. Circa il 39% degli operatori della logistica, lato committenza, contatta i fornitori di trasporto attraverso l’email o il telefono. Il 62% utilizza fogli excel per organizzare i propri ordini di trasporto e il 30% paga ore di straordinario ai dipendenti a causa di una pianificazione poco strutturata. Ed è qui che entra in scena CargoOn: vogliamo supportare proprio quelle imprese offrendogli una soluzione intuitiva, di rapida implementazione e che possa innestarsi gradualmente nei processi aziendali senza stravolgerli».
Ma quali sono i vantaggi della piattaforma CargoON? A illustrarli è lo stesso Calabrese, indicando nel 3% la percentuale di risparmio che è possibile ottenere sulle spese di trasporto. A ciò si aggiunge un aumento della produttività, grazie ai processi digitali, con un risparmio del 70% sui tempi di esecuzione, e anche una riduzione – quantificata con un 80% di risparmio – degli extra-costi derivanti dalle ore di attesa dei veicoli dovute a una mancata pianificazione delle operazioni di carico e scarico.
«CargoON nasce proprio per rispondere a queste esigenze – gli ha fatto eco Antoine Bertrandy –attraverso una serie di soluzioni smart volte a favorire una più efficace ed efficiente cooperazione tra le imprese e i trasportatori. L’obiettivo è quello di aumentare la redditività dell’impresa, abbattere i costi, incrementare la resilienza dell’intera organizzazione aziendale e migliorare la comunicazione e le relazioni con l’ecosistema connesso. Non dimentichiamo che le soluzioni digitali riducono anche il chilometraggio a vuoto e quindi comportano una riduzione delle emissioni di CO2».
Damiano Frosi ha infine fatto il punto sullo stato dell’arte del mercato dei trasporti italiano ed europeo, sottolineando come la digitalizzazione sia uno degli asset fondamentali per rispondere alle sfide di un settore sempre più «scollato» tra l’aumento della domanda (come dimostra la forte ripresa dei volumi di traffico post-pandemia) e la ridotta capacità dell’offerta (condizionata dalla grave carenza di autisti). «In questo scenario di disequilibrio – ha affermato Frosi – occorre, pertanto, ripensare le logiche di network, mettere cioè in discussione gli attuali modelli distributivi. E per farlo, si impone la necessità di portare avanti la transizione verso una logistica sempre più digitale e sostenibile».