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Aree di sosta, parte la ristrutturazione della rete in autostrada

Andranno a gara progressivamente 463 aree di servizio: il decreto interministeriale firmato da Salvini e Pichetto Fratin punta ad elevare il servizio, ma non contiene indicazioni per le sosta degli autotrasportatori. In arrivo anche un ddl per la razionalizzazione della rete dei carburanti con incentivi per la dismissione degli impianti

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Grandi manovre per adeguare la rete di erogazione dei carburanti alle nuove necessità della transizione green. È stato firmato nei giorni scorsi un decreto interministeriale Infrastrutture-Ambiente che prevede la messa a gara di 463 aree di servizio di cui 423 presenti sulle autostrade in concessione e 40 aree sulla rete autostradale in gestione Anas. 

I criteri per le aree di sosta in autostrada

Il decreto, punta ad aggiornare il Piano di ristrutturazione della rete delle aree di servizio che ha validità quinquennale, introducendo nuovi criteri per la selezione degli operatori. Tra questi, molta importanza è riservata all’innalzamento del livello del servizio all’utenza attraverso una strategia coordinata che contempla una migliore qualità dei servizi erogati, prezzi congrui e l’applicazione di misure improntate alla sostenibilità ecologica con la priorità di aree attrezzate per il rifornimento di biocarburanti, combustibile alternative e colonnine di ricarica. 

In particolare, il piano di ristrutturazione, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 21 marzo scorso, punta molto sul miglioramento del servizio reso all’utenza e prevede aree dotate di strutture moderne e funzionali che garantiscono comfort agli utenti, ma non cita alcun servizio espressamente diretto agli autotrasportatori.

La razionalizzazione della rete carburanti

In arrivo anche un ddl sulla razionalizzazione dell’intera rete della fornitura dei carburanti con l’intento di razionalizzare la dislocazione, in particolare nelle città e nei centri urbani. “Stiamo lavorando a un disegno di legge, da portare in un Consiglio dei ministri prima della pausa ferragostana – ha annunciato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso – una riforma organica per la razionalizzazione della rete dei carburanti che preveda anche un aumento delle forme alternative, con incentivi significativi per la dismissione degli impianti e per favorire le colonnine di ricarica elettrica e i biocarburanti”.

Si tratta di un disegno di legge, frutto di un confronto serrato tra il Governo e le associazioni di categoria per quasi un anno e mezzo che prevede “un riordino complessivo – ha spiegato Urso – anche per incentivare il passaggio all’elettrico e all’utilizzo sempre maggiore come ci auguriamo dei combustibili sintetici, dei biocombustibili, dell’idrogeno anche per il settore dei trasporti”. 

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