Colpo grosso della Fiamme Gialle di Vicenza, che hanno smantellato un’organizzazione criminale attiva nel Vicentino, ma ramificata in tutta Italia, per false fatturazioni sul commercio di carburanti. Stando a quanto riportato dagli inquirenti, l’attività illecita si è sviluppata a partire dal 2019 seguendo un sistemi di frode finalizzato all’evasione dell’Iva sui carburanti.
Nel dettaglio, è stata accertata l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per quasi 600 milioni di euro. Tra le tecniche di frode applicate, quella basata sul sistema delle società cartiere (o fittizie): quest’ultime acquistavano benzina e gasolio dall’estero, in particolare da imprese croate e slovene, eludendo gli oneri fiscali e poi rivendevano gli stessi carburanti agli operatori delle cosiddette pompe bianche (le cioè stazioni di servizio indipendenti esterne al circuito delle maggiori compagnie di distribuzione di carburante), sempre aggirando le imposizioni fiscali in materia. «Tutto ciò – si legge in una nota della Finanza di Vicenza – consentiva agli acquirenti finali, cioè le pompe bianche, e agli autori delle illecite condotte di conseguire ingenti profitti, alterando peraltro gli ordinari meccanismi della concorrenza e di regolazione del mercato».
A seguito delle indagini la Procura di Vicenza ha predisposto 9 misure cautelari (tra italiani e stranieri) e sequestrato 100 milioni di euro. In questa cifra rientrano 32 immobili tra cui ville con piscine. Sotto sigilli anche auto di lusso e yacht.