La gestione delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25 è tornata dalla mezzanotte di venerdì nelle mani dello Stato. Con un decreto legge del Cdm, infatti, il governo ha revocato la concessione alla società Strada dei Parchi della gestione delle due autostrade, affidandole all’Anas. La motivazione della revoca è per i «gravi inadempimenti» a cui la società non avrebbe saputo far fronte.
«La revoca della concessione dell’autostrada dei Parchi per noi è una buona notizia – ha commentato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri – perché negli ultimi anni avevamo registrato una serie di aumenti secondo noi ingiustificati e, quindi, ciò permette di controllare le tariffe ed evitare che ci sia un salasso ogni anno del 10%. Ma c’è un fatto strategico: è l’unica autostrada che collega questo territorio al Tirreno e lo collega su un territorio altamente sismico. Serve, quindi, fare investimenti di infrastrutture e di potenziamento della stessa autostrada, che, ci pare, fino ad ora non avevamo registrato. La revoca è una scelta positiva».
Secondo Luciana Ferrone, presidente di CNA Fita Abruzzo, è importante però che ora i disagi di questo complesso passaggio di consegne non ricadano su utenti, autotrasportatori e pendolari. «Occorrono garanzie e subito – ha affermato – in ordine ai nodi della sicurezza e dei costi di percorrenza: la nuova gestione deve fornire certezze sulla realizzazione al più presto degli interventi di messa in sicurezza in agenda da anni sui punti critici delle due autostrade; e nello stesso tempo impegnarsi a non procedere ad aumenti dei pedaggi, un tema che negli ultimi anni è stato al centro di un inaccettabile è continuo braccio di ferro».