Dal 13 gennaio per attraversare l’Italia del Nord in direzione Est-Ovest, lungo il segmento nazionale del Corridoio europeo TEN-T Mediterraneo (quello che connette Lisbona a Kiev) ci sarà una nuova opportunità. Da quel giorno infatti partirà il nuovo servizio di trasporto merci combinato non accompagnato che collegheràl’Interporto di Cervignano del Friuli (Udine) e l’Interporto di Torino Orbassano. In pratica sarà possibile far salire, su uno dei 16 carri che compongono i treni a disposizione (lunghi 550 metri e in grado di caricare 1.600 tonnellate), 32 semirimorchi MEGA di 4 metri di altezza e di 13,60 di lunghezza oppure casse mobili da 40 piedi. Inizialmente i treni in servizio saranno sei, viaggeranno lunedì, mercoledì e venerdì da Cervignano a Orbassano e il martedì, giovedì e sabato in direzione opposta. Poi, a partire da aprile 2020 sarà possibile trovare un treno per ogni giorno della settimana.
A rendere possibile l’attivazione del servizio è un accordo siglato dalla società del gruppo FS, Mercitalia Intermodal, e la Space Logistic di Salgareda (TV) specializzata nell’organizzazione e nell’esecuzione di trasporti multimodali. E come spiega Marco Gosso, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mercitalia Logistics, questa società «curerà la commercializzazione, assisterà i clienti e metterà a disposizione del servizio carri di ultima generazione, mentre Mercitalia Rail effettuerà i servizi di trazione e di manovra ferroviaria». Una formula di sinergia e di coordinamento che – aggiunge Gosso – «costituisce un ulteriore esempio di come le società del Polo Mercitalia stiano oggi operando, rendendo agevole ed efficace l’interlocuzione con i clienti e permettendo un presidio diretto del processo di trasporto delle merci da terminal a terminal».
Ovviamente, se il servizio prenderà piede, avrà come conseguenza quella di spostare dalla strada diversi camion, in modo da decongestionare le arterie maggiormente frequentate della nostra rete autostradale. Stando ai calcoli di Mercitalia potrebbero essere circa 12mila veicoli ogni anno a optare per la trazione intermodale. A renderla attrattiva dovrebbero essere anche i carri utilizzati, dotati di un innovativo sistema elettronico per il monitoraggio in tempo reale delle loro prestazioni così da garantire il perfetto funzionamento del treno e un miglioramento dell’efficienza operativo e della sicurezza di esercizio.