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Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, ecco le nuove tutele per i lavoratori del trasporto

La storica realtà operativa nel campo della mutualità sanitaria integrativa ha lanciato un nuovo pacchetto di servizi di assistenza dedicato ai lavoratori dei trasporti ferroviari, del TPL, della logistica e di tutte le attività in cui vengono impiegati mezzi aziendali. I servizi sono rivolti a persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni e includono tutela legale, sussidi socio-economici e indennitari a tutela della salute e degli inconvenienti derivanti dall’attività lavorativa, oltre al sostegno in caso di interventi chirurgici, acquisto di lenti e protesi

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Si chiamano «tutele Labor» e sono le nuove forme di assistenza sanitaria dedicate ai lavoratori del mondo dei trasporti. Sono state messe a punto dalla Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo, storica realtà italiana che opera nel campo della mutualità sanitaria integrativa, con l’obiettivo di migliorare l’offerta e la copertura sanitaria dei professionisti del settore.

Le formule di assistenza si articolano su quattro livelli (denominati Labor 1, Labor 2, Labor 3, Labor 4) e sono rivolte ai lavoratori di età compresa tra i 18 e i 55 anni che operano nei trasporti ferroviari, nel TPL, nella logistica e in tutte le attività in cui vengono impiegati mezzi aziendali.

Si parte con la forma di assistenza base, la Labor 1, che include un piano di sussidi socio-economici, rimborsi e indennità a tutela della salute e degli inconvenienti derivanti dall’attività lavorativa. Tra questi, citiamo le coperture per ricovero ospedaliero, per degenza con intervento chirurgico e per ricovero per cure riabilitative (qui l’elenco completo delle prestazioni). A ciò si aggiunge la tutela legale (penale, civile e amministrativa), servizio che l’autotrasportatore può attivare nel momento in cui viene indicato come responsabile a seguito di un sinistro.

«La tutela può essere attivata in due modi», spiega Andrea Tiberti, presidente nazionale Mutua sanitaria Cesare Pozzo. «Il primo è attraverso una convenzione diretta: in questo caso l’autotrasportatore sceglie un avvocato convenzionato con noi e non paga nulla fino a quando non arriva al terzo grado di giudizio. Il secondo modo è in autonomia, nel senso che in questo caso è lui che anticipa la somma da corrispondere per l’avvocato da lui scelto; ma se riesce ad affermare la sua innocenza o non responsabilità, ovviamente noi gli andiamo incontro pagando le spese processuali sostenute. Insomma si tratta di un ottimo strumento per tutelare il lavoratore, specialmente quando è esente da colpe o responsabilità».

Andrea Tiberti, presidente nazionale Mutua sanitaria Cesare Pozzo

«La Labor 1 – continua Tiberti – nasce anche per intercettare quei lavoratori che magari hanno già un fondo aziendale, ma che non è completo di alcuni servizi che possono essergli utili. E in questa nostra tutela trovano la loro risposta, senza avere delle sovrapposizioni con quello che viene offerto dal fondo sanitario integrativo che l’azienda gli ha predisposto».

Il contributo associativo per l’adesione alla Labor 1 è di 168 euro all’anno, ovvero 14 euro al mese (in promozione fino al 2024), detraibili in fase di dichiarazione dei redditi. Salendo di livello (Labor 2, Labor 3 e Labor 4), le quote annuali si irrobustiscono rispettivamente a 204, 408 e 336 euro, dal momento che vanno a includere ulteriori servizi (es. sostegno in caso di interventi chirurgici, acquisto di lenti e protesi). Le coperture sanitarie della Labor 3, in particolare, sono estese a tutto il nucleo familiare, senza limiti dettati dal numero dei componenti.

Chi è la Cesare Pozzo

Fondata nel 1877, la Cesare Pozzo accorpa circa 160.000 soci e fornisce assistenza a integrazione e sostegno del Servizio sanitario nazionale, gestendo anche fondi sanitari integrativi e coperture collettive aziendali originati da contratti collettivi, accordi o regolamenti aziendali.

Scopo e principio fondativo della Cesare Pozzo è la mutualità, intesa come aiuto solidale e reciproco. Ogni singolo socio riceve assistenza grazie alle quote versate da tutti gli altri: al momento del bisogno, le risorse vengono ridistribuite con l’erogazione di sussidi e prestazioni. Tutti possono aderire, indipendentemente dalle condizioni professionali, sociali e di salute. «Cesare Pozzo non ha fini di lucro – specifica Andrea Tiberti – Gli eventuali avanzi di gestione sono accantonati per garantire solidità economica ed erogare servizi e prestazioni sempre migliori. La governance è basata sulla partecipazione democratica dei soci».

Informazioni più dettagliate sulle condizioni del nuovo piano sanitario della Cesaro Pozzo e sulle modalità di utilizzo delle prestazioni su www.mutuacesarepozzo.org.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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