Era il 1911 quando il produttore svedese di automobili, camion e vagoni ferroviari Vabis (Vagnfabriks Aktiebolage) di Södertalie si fondeva con il costruttore scandinavo di autocarri Maskinfabriksaktiebolaget Scania di Malmö. Nasceva così Scania, dando inizio a una lunga e ininterrotta tradizione nel settore del trasporto merci su strada.
Oggi nel nostro Paese la casa svedese è uno dei marchi più amati dai camionisti tricolori e proprio quest’anno festeggia i suoi 50 anni in Italia, visto che l’immatricolazione dei mezzi industriali del marchio del Grifone iniziò da noi nel 1974.
Negli anni ’70 la nascita di Italscandia
Tutto ebbe inizio cinque decadi or sono, quando Armando Rangoni fondò la società indipendente Italscandia Autocarri spa, ottenendo il mandato per l’importazione dei veicoli svedesi. In seguito, con l’istituzione del Mercato Comune Europeo e una più libera circolazione delle merci, si aprì la possibilità anche agli autotrasportatori italiani di approfondire la conoscenza del costruttore del Nord Europa, che a livello continentale aveva già avuto un buon successo. Nonostante la crisi economica, dal 1973 al 1976, il costruttore scandinavo riesce a vendere nella Penisola i primi 2.000 veicoli, tramite una rete che contava all’epoca 13 concessionarie autorizzate.
Il periodo ’80-’90
Da lì la crescita di Italscandia è rapida: 10.000 veicoli venduti in Italia nel 1984, 20.000 nel 1990 e 30.000 nel 1995. Il segreto di questo iniziale successo fu indubbiamente l’alta qualità del servizio post-vendita offerto, attraverso la guida illuminata di Sten Fagerdahl nello sviluppo della rete di assistenza e come responsabile del reparto tecnico.
1999: ecco Italscania
Agli inizi del 1999 Italscandia viene acquisita da Scania Group e rinominata Italscania spa. Durante il 2023, Italscania segna il superamento di 100.000 autocarri venduti in Italia, forte di una rete commerciale e di assistenza consolidata costituita da 112 officine e 18 concessionarie, distribuite in maniera capillare su tutto il territorio nazionale e coordinate dalla sede centrale situata nella periferia industriale di Trento Nord.
Tra le figure che nel tempo si sono succedute alla guida di Scania Italia va sicuramente ricordato Christian Levin, AD dal 2006 al 2010, che in quegli anni diede un forte impulso allo sviluppo di quello che sarebbe diventato il modello di gestione e di leadership per tutta l’organizzazione commerciale di Scania nel mondo. Oggi Levin è presidente e CEO di Scania, nonché CEO di Traton, gruppo che aggrega i marchi Volkswagen attivi nel settore dei veicoli industriali.
«Le realtà imprenditoriali che nella seconda metà degli anni Settanta sposarono per prime il progetto di Scania furono Autoveicoli Erzelli, Italcar, Leiballi & Cuzzuol, Sacar, Scandicar e Toscandia – racconta Andrea Carolli, direttore della rete Scania Italia – aziende che oggi sono guidate dalla seconda o terza generazione. Iniziò con loro lo sviluppo di una rete in grado di offrire proposte commerciali e servizi all’avanguardia. Oggi stiamo fornendo un lavoro di formazione e di continuo aggiornamento al network nazionale, svolto in sinergia anche con la casa madre. Insieme alle competenze e conoscenze tecniche sono cresciuti anche lo spirito di squadra e il senso di appartenenza. Solo così creiamo un valore aggiunto per i nostri clienti, perché come sempre sono le persone a fare la differenza».
«La relazione con i nostri clienti nel tempo è mutata verso forme più complesse – sottolinea Enrique Enrich, presidente e amministratore delegato di Scania Italia – trasformandosi in consulenza strategica per determinati progetti. Ma una cosa non è mutata nel tempo: l’ostinata volontà di mettere in strada la migliore soluzione possibile, su misura per ogni cliente e sostenibile nel tempo».