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Nuova start-up di Volvo per monitorare gli pneumatici

La joint venture Fyrqom AB, spin off della casa svedese, ha studiato un dispositivo che permette di calibrare in modo automatico i sistemi di monitoraggio della pressione degli pneumatici sia quando il veicolo viene assemblato sia quando deve una gomma deve essere sostituita

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Poiché, come è noto, gli pneumatici rappresentano l’unico punto di contatto tra i veicoli e la strada, non ci stancheremo mai di ripetere che il loro controllo dovrà sempre essere periodico e scrupoloso, specie in veicoli di elevato tonnellaggio. Questo vale anche per la pressione di gonfiaggio che va sempre monitorata, sia per questioni di sicurezza, sia per migliorare le prestazioni dei mezzi sotto il profilo dei consumi. Questi motivi spiegano il successo negli ultimi anni e la sempre maggiore diffusione di dispositivi come il Tire Pressure Monitoring System (TPMS), sistema che appunto controlla la pressione delle gomme.

Anche se i TPMS vengono ormai inseriti negli pneumatici da praticamente tutte le case produttrici, ancor oggi pochi veicoli pesanti sono dotati percentualmente di tale sistema. Una situazione destinata però a cambiare presto, visto che la UE ha previsto che nel 2024 in Europa tutti i veicoli industriali con massa massima non superiore a 3,5 ton e quelli con massa massima superiore a 3,5 ton, ma non superiore a 12 ton e tutti i rimorchi dovranno possedere questo dispositivo.
In questo scenario oggi il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici deve essere calibrato manualmente su ogni camion sia in fase di assemblaggio sia quando uno pneumatico viene cambiato in officina.

Roman Iustin, ingegnere del Gruppo Volvo e CEO di Fyrqom AB

Ecco allora che a Roman Iustin, ingegnere del Gruppo Volvo, è venuta l’idea di rendere questo processo più efficiente con un sistema automatizzato di calibrazione dei TPMS. L’idea è stata sviluppata attraverso CampX, una sorta di “arena globale dell’innovazione” del Gruppo per la trasformazione tecnologica e aziendale.
Poiché poi questa soluzione di calibramento automatico si scosta dalle attività principali di Volvo, l’azienda svedese ha deciso di costituire una “startup”, Fyrqom AB, che promuova il nuovo dispositivo con il supporto di molte aree interne al Gruppo (legale, strategia, finanza, imposte, risorse umane e acquisti).

La nuova startup è quindi una joint venture tra Volvo Group, Qamcom Group e Roman Iustin, che ricopre il ruolo il CEO di Fyrqom AB.
«Avere questa funzione di venture builder (un generatore seriale di startup, ovvero un’azienda che fonda e costruisce nuove aziende in serie – ndR) nel concetto CampX – afferma Johan Lundén, vicepresidente senior e presidente di CampX – è un buon modo per cogliere nuove idee e opportunità di business, sia all’interno che all’esterno del nostro Gruppo, e accelerarle sul mercato».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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