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Phontis, un anno dopo

Dopo Hannover e prima di Lione, il consorzio di aziende italiane legate al trainato sbarca a Casablanca. Per farsi conoscere, per stabilire relazioni, per accrescere gli acquisti collettivi, per espandere il mercato dei 9 marchi storici che rappresenta. Un’operazione che, dopo dodici mesi di vita, può trarre il primo bilancio. Positivo

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Dopo 12 mesi di vita e 3 presenze ad altrettante manifestazioni internazionali del calibro della IAA di Hannover, del Transport Logistik di Monaco e del Solutrans di Casablanca, in Marocco (non solo il nome, ma anche l’ente Fiera organizzatore è lo stesso) il consorzio Phontis può tirare le somme e mostrarsi molto soddisfatto.

Phontis è l’unione a livello commerciale di alcuni marchi storici del trainato nazionale e di settori affini: Piacenza, Cardi, Bianchini, Grapar, Ifac Inox, Cramaro, Bertazzoni, Elefant Car e Sari.
Una nuova compagine economica alimentata da 9 realtà, sintetizzate in un solo nome e quindi in grado di operare come un unico soggetto.
La crisi degli ultimi anni, dalla quale si va lentamente uscendo, ha spinto a rinnovare l’approccio al mercato globale e, vista la situazione nazionale, questa «unione delle forze» è sembrata non soltanto la scelta migliore, ma anche quella obbligata.

Phontis ha fatto il suo debutto europeo alla IAA di Hannover nell’autunno scorso e ora, «dopo la trasferta nordafricana», spiega Angela Bianchini presidente del consorzio, «possiamo affermare di avere fatto la scelta giusta. Insieme tutti i soci sono riusciti a partecipare a tre fiere di grande importanza, che da soli, per molti, sarebbe stato difficile organizzare. Abbiamo esposto i trailer, incontrato professionisti, suscitato interesse. Promuoviamo il made in Italy e la sua qualità nel mondo. Ci facciamo conoscere in nuovi mercati e prendiamo contatti per sviluppare i nostri rispettivi core businnes».

Con un termine molto utilizzato oltre oceano, il consorzio Phontis a Casablanca ha fatto, in pratica, molta «lobby». Ha cercato, pubblicizzando i propri prodotti, di influenzare le scelte economiche di alcuni operatori locali e non solo. E con tutte le potenzialità che il Marocco sta sviluppando, Phontis ha scelto il momento giusto per essere sul territorio. Aprire, per esempio, un ufficio di corrispondenza e promuoversi in tutto il paese e la regione.

Il nuovo logo del mondo dei pesanti è un marchio ideato da Giampiero Mariottini (ex uomo immagine di Merker), che vuole significare «la fonte», come ha precisato Bianchini. «Siamo alla fonte, all’inizio, si spera di un lungo percorso. Atteso da oltre 20 anni. Abbiamo trovato le persone giuste con cui dialogare e mettere in piedi un’entità industriale che non ha attualmente eguali». Sono, infatti, anni che si parla di formare un gruppo unico di aziende italiane che riesca a competere a livello globale, tenendo testa ai grandi gruppi industriali tedeschi, francesi, spagnoli e austriaci, ponendosi come unico interlocutore per l’acquisto delle materie prime e per la penetrazione in nuovi mercati.

La crisi, in pratica, ha aguzzato l’ingegno. «Ci volevano questi due anni di difficoltà», prosegue Bianchini, «per spingere un gruppo di industriali a guardare oltre». Oltre il proprio piccolo orticello e unirsi per offrire ognuno una tipologia di mezzo differente e non concorrente. «Facciamo tanti prodotti diversi», prosegue la presidente, «con una stessa idea e non in concorrenza. E vorremmo anche altri italiani nel consorzio».

Ma vediamo quali prodotti vengono proposti sotto l’insegna Phontis.

Grazie a Cardi si offre tutto il panorama del trainato tradizionale, dai singoli telai da allestire, alle vasche ribaltabili in lega leggera o acciaio. Tramite Bianchini le centinature personalizzate, mentre con Piacenza si mettono a disposizione le cisterne per il trasporto di sfusi e polverulenti. Con Grapar le botti per il trasporto di liquidi alimentari e chimici, con Cramaro tutta la gamma di tetti dedicati ai ribaltabili, oltre al nuovo tetto a pareti scorrevoli Tarpall. Con Bertazzoni i semirimorchi adibiti al trasporto auto e trasformabili in motor home per ospitality sui circuiti di campionati del mondo di Formula 1 o del moto GP, con Ifac Inox tutta la gamma di veicoli isotermici per il trasporto di derrate alimentari in Atp, con Sari il gruppo assicura a ogni mezzo un sistema di lavaggio personalizzato, con postazioni fisse e mobili. Infine con Elefant Car le sponde montacarichi per ogni esigenza di carico.

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Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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