Renault Trucks e Lamberet hanno lanciato in collaborazione il programma ReFreeze, finalizzato a incrementare le vendite e aumentare la quota di mercato nel segmento del trasporto a temperatura controllata. L’obiettivo è quello di raggiungere il 13% entro il 2026. Il progetto si propone, in sintesi, di accoppiare i telai della Losanga con i migliori allestimenti frigo di Lamberet. Le due aziende hanno infatti individuato alcune tipologie di configurazione veicolo che rispondono alla maggior parte delle richieste dei clienti e degli operatori del comparto e le hanno realizzate, incapsulandole nel contenitore ReFreeze.
I veicoli proposti
Le tre dimensioni di veicolo della casa francese coinvolte nel progetto sono piccolo (elettrico), medio e pesante e tre sono le soluzioni proposte – ovvero consigliate per l’allestimento Lamberet – che rispondono alle principali esigenze delle ‘mission’ del freddo, disponibili in pronta consegna a rotazione, direttamente dal concessionario Renault Trucks.
Per la linea di piccola dimensione il modello scelto è il Master, in versione E-Tech ‘full elettric’ con capacità di 52 kWh, indirizzato alle consegne urbane che sono sempre più limitanti per i motori endotermici. In generale il Master offre, com’è noto, soluzioni furgonate, con pianale e telaio cabinato con tre lunghezze e due altezze e PTT da 3,1 a 3,5 tonnellate. L’autonomia dell’E-Tech è di circa 200 km e la ricarica completa è di 3 ore, con garanzia da 8 anni o 160.000 km.
Per i medi la gamma è quella che comprende la D e la D Wide, con potenze da 210 a 460 CV e masse da 7,5 a 26 tonnellate. In questo caso è stato preferito il D Wide con la configurazione da 320 CV e MTT da 18 oppure 26 ton, con possibilità di decidere tra il due e il tre assi, passo da 5.800 o 6.100 e sospensione pneumatica integrale.
Tra i pesanti, infine, è coinvolta la gamma T. La spunta in particolare il T High 6×2 da 480 CV (anche con Turbocompund), passo 6.000 (per allestimento da 23 pallet), sospensione pneumatica integrale e preallestimento del serbatoio a destra per poter inserire il gruppo frigo sotto telaio.
La tecnologia Lamberet
La partnership tra Renault Trucks e Lamberet è stata favorita anche dall’alto livello tecnologico del marchio leader della carrozzeria frigorifera in Europa. Le sue celle infatti sono di poliuretano espanso di 81 mm, con inserti in alluminio ogni 430 mm, fibra di vetro e poliestere e un rivestimento in gel coat. La robustezza è assicurata da uno spessore di 85 mm per le pareti laterali, le porte posteriori, il tetto e la testata anteriore, sottoposta a test di sollecitazioni estremi (ENI 2642 XL). Lo spessore del pavimento, invece, è di 97 mm. Il tutto per ottenere un K termico pari a 0,33 W/m2K.
I commenti
«Le esigenze del cliente finale sono in continua evoluzione, con richieste di consegna quasi immediate e a costo molto basso – ha dichiarato Marco Bonaveglio, direttore commerciale di Renault Trucks Italia – La crescita esponenziale dell’ecommerce e quindi la digitalizzazione ha portato a un’estrema semplificazione dei processi di acquisto e inoltre oggi è necessario trasportare e soprattutto consegnare in modo sostenibile, quindi con l’uso delle nuove propulsioni a zero emission, in particolare l’elettrico».
«Bisogna prevedere per tempo le esigenze della clientela, decisamente legate alla stagionalità , pianificando con la rete e i clienti – ha commentato Ismaele Iaconi, direttore vendite e marketing di Lamberet – Con un parco circolante così datato come quello italiano, ai primi caldi si capisce veramente tutta la potenzialità dell’allestimento, gruppo frigorifero compreso. Da aprile a settembre c’è ovviamente la maggior richiesta e bisogna farsi trovare pronti».
Ancora sul Master E-Tech, refrigerato ed elettrico
Sul Master eTech elettrico al 100%, allestito appositamente con una cella frigorifera Lamberet munita di gruppo frigo, si è soffermato Andrea Rossini, responsabile trazioni elettriche di Renault Trucks Italia.
«Il Master eTech è un prodotto che attualmente ci sta dando molte soddisfazioni di vendita. Siamo intervenuti anche sulle sospensioni posteriori rinforzandole per accogliere la cella refrigerata, in un mezzo che è omologato con una PTT di 39 quintali. La ricarica può avvenire anche con due spine Shuko collegate a prese a muro da 220W, una per la batteria di trazione ed una per la batteria del gruppo frigo».
«Abbiamo ideato un sistema totalmente indipendente dal veicolo per non gravare sull’autonomia di marcia, dotando il gruppo frigorifero elettrico di due batterie collegate in serie a un inverter con una capacità di ricarica in 5 ore di 100 ampere a 24 Volt – ha precisato poi Francesco Codispoti, responsabile dopo vendita e produzione di Lamberet – Il sistema richiede pochissime attenzioni e poca manutenzione. I pacchi batteria sono all’interno della cabina tra i due sedili per evitare di posizionarli esternamente ai lati del telaio, punto pericoloso in caso di urti laterali. L’ancoraggio al telaio del pacco batterie è in grado di resistere a un impatto di 20 g, ma per maggiore sicurezza l’operatore ha uno stacca batterie in grado di separarle fisicamente in caso di pericolo. Tramite un display posto all’interno dell’abitacolo siamo infine in grado di vedere se le ricariche vengono effettuate in maniera corretta, se ci sono delle anomalie, se il sistema sta funzionando correttamente e altre informazioni tecniche, come lo stato di carica da 0 a 100, il livello di energia che sta fluendo nel sistema in entrata e in uscita dalle batterie e il tempo di utilizzo».