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Menaklars: «Chi trasporta veicoli di lusso sceglie Scania perché è un brand d’impatto»

L’azienda italo-tedesca con base operativa a Modena movimenta su lunghe tratte internazionali supercar, auto d’epoca, prototipi esclusivi. E oggi acquista sette nuovi Scania Super da 460 cv perché vuol esprimere, innanzi tutto, una coerenza tra l’oggetto del trasporto e i veicoli che se ne fanno carico. Poi, le performance dei veicoli, l’elevato valore residuo, l’opportunità di disporre di configurazioni adatte per particolari semirimorchi usati in azienda, hanno aiutato a chiudere il cerchio

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Più il valore della merce sale, più il camion diventa il mezzo di trasporto obbligato. Lo è quasi sempre con i farmaci, lo è a maggior ragione con le auto di lusso. Concetto che Menaklars, società nata dalla fusione di due aziende storiche del settore – la Menabue eventi e trasporti e Klars Gmbh – sperimenta tutti i giorni, visto che scarrozza su bisarca in buona parte dei continenti raggiungibili via strada, sia le auto d’epoca, sia quelle di lusso, creando le migliori triangolazioni possibili attraverso due sedi, una italiana e l’altra tedesca. Pensate che in quella di Modena – e dove sennò – ogni giorno vengono ospitate mediamente 700 vetture di tutti i marchi.

Ma un’azienda di questo tipo, che ogni giorno manda in giro 150 camion, in base a quali criteri li sceglie?

Al centro il CEO di Menaklars, Lorenzo Menabue. A destra Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Scania Italia

I criteri sono essenzialmente due. Il primo guarda soprattutto all’immagine, alla reputazione, al prestigio. Nel senso che chi porta prodotti esclusivi cerca di esprimere anche tramite i veicoli che si fanno carico di tali prodotti un valore coerente. Scania sembra aver soddisfatto questa esigenza e il CEO di Menaklars, Lorenzo Menabue, subito dopo aver aperto la flotta dell’azienda a sette nuovi Scania Super da 460 CV, spiega senza mezzi termini: «Scania è un marchio che non può mancare nella nostra flotta, è un brand d’impatto e nel nostro settore, dove la reputazione e l’immagine sono tutto, questo è un fattore determinante». 

Il secondo fattore guarda alla sostenibilità e in particolare all’efficienza energetica, cosa quanto mai necessaria se, come accade per i veicoli appena acquistati, devono effettuare – aggiunge Menabue – «tratte internazionali per un chilometraggio annuo di circa 110-130 mila chilometri». E quindi va da sé che riuscire a garantire eccellenti performance su distanze di questo tipo determina vantaggi rilevanti. In più, in Menaklas hanno anche apprezzato il valore residuo dei veicoli dopo 5 anni e anche il fatto che i mezzi del Grifone siano gli unici a fornire le configurazioni di telaio adeguate per specifici semirimorchi presenti nel parco di Menaklars.

Come si attua la strategia di chi intende anticipare i cambiamenti

Di fatto, quindi, anche la scelta di un veicolo è un momento coerente con la propria strategia aziendale. E se una realtà come Menaklars opera in un mercato, come quello delle auto di lusso che Menabue definisce «in piena espansione», è normale che «miri a coglierne tutto il suo potenziale, intercettando i bisogni e anticipando i cambiamenti. Rispetto alla sostenibilità ambientale, per esempio, anticipare significa intraprendere le azioni funzionali alla decarbonizzazione già da qualche anno, cosa che oggi comporta la possibilità concreta di poter offrire un trasporto 100% in elettrico e di alimentare almeno l’80% dei mezzi a combustione interna con l’HVO al fine di ridurre fino al 90% le emissioni di CO2 (con un calcolo well-to-wheel) derivate dalle proprie operazioni. 

In più, spostando l’attenzione sulla parte trainata, l’azienda italo-tedesca collabora anche con Kässbohrer e Bestlog per l’elettrificazione dei semirimorchi e per lo sviluppo di corridoi elettrici per i mezzi pesanti in Europa.

L’efficienza in formato post-vendita

Infine, per ottenere il massimo dall’efficienza, Menaklars, viste pure la tipologia di missioni in cui saranno impegnati i nuovi Super, ha attivato un contratto di manutenzione e riparazione nella formula PLUS internazionale per quattro anni e un contratto assicurativo: «Le squadre di Scania e della Concessionaria CSA – spiega al riguardo Menabue – hanno sempre soddisfatto le nostre aspettative, il loro standard qualitativo è elevato ed è una certezza. Di rilievo, è stata la consulenza di CSA per trovare la configurazione più appropriata dei veicoli e la competenza di Salvatore Pascariello (venditore di servizi di CSA) il quale, con il supporto di Stefano Frizzera (Area Manager Vendite di Scania Italia), ha seguito da vicino le nostre esigenze».

L’attenzione per la qualità del lavoro: e anche le donne-autiste sono il 4,7%

Ma la crescita di un’azienda non viene sostenuta soltanto dai veicoli. Rimane essenziale a tale scopo anche la qualità del lavoro e il livello di soddisfazione e di benessere garantito alle persone. In Menaklars già oggi hanno un manager che si occupa di innalzare queste soglie, ma in prospettiva hanno l’intenzione di creare un’Academy interna per autisti con cui innalzarne gli standard di professionalità e per insegnare loro a individuare il giusto equilibrio tra efficienza alla guida e qualità delle relazioni umane. Un’attenzione alle persone che fornisce un riscontro positivo rispetto al numero di autiste donna: attualmente ce ne sono 7 su 150, praticamente il 4,7%. Percentuale doppia a quella che registra il mercato. 

«Siamo orgogliosi di collaborare con un’azienda così strutturata e innovativa. L’ambizione di Menaklars – constata Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Scania Italia – coincide con quella di Scania: siamo pronti a ridefinire il trasporto, creando nuovi modus operandi e puntando sulla qualità, sia delle persone che dei servizi».

Alla cerimonia di consegna ha partecipato anche la squadra di CSA nelle persone di Nicola Morandi (Dealer Manager) e Massimiliano Faccioli (Consulente alle Vendite), oltre a Emanuele Di Pietro (Area Manager Scania Financial Services).  

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