Il Gruppo Marenzana ha deciso di rinnovare la sua flotta con l’acquisto di 35 nuovi Scania Super da 420 CV e motore 13 litri. Venti di questi sono già operativi presso l’azienda di Novi Ligure e altri quindici sono in arrivo. I pesanti della Casa del Grifone saranno destinati a missioni di trasporto – anche intermodale – tra il Nord Italia e la Francia e sulle impegnative tratte della Liguria, all’interno di un piano di sviluppo del Gruppo piemontese nell’ambito dei servizi all’industria chimica e petrolchimica.
Una collaborazione lunga 47 anni
La partnership tra Marenzana e Scania risale al 1977, quando il primo veicolo del costruttore scandinavo entrò a far parte della flotta dell’azienda, dopo appena 4 anni dalla fondazione di Italscandia Autocarri da parte della Famiglia Rangoni. Il camion in questione era un 140 Super, ovvero un 14 litri V8 Serie 1 da 350 CV, autocarro all’avanguardia per l’epoca vista la grande potenza e la cabina completamente riprogettata, ribaltabile in avanti per consentire l’accesso agli organi meccanici. La nomenclatura Super indicava allora la configurazione più accessoriata, mentre oggi si riferisce ai requisiti di sostenibilità ed efficienza e ai servizi.
«La strategia del Gruppo Marenzana si basa su specifici obiettivi di sostenibilità e di decarbonizzazione – ha dichiarato Alberto Marenzana, titolare di MRZ Group – Per noi è perciò fondamentale l’utilizzo di veicoli performanti e compatibili con carburanti da fonti rinnovabili, come l’HVO».
«Dopo quasi 50 anni dal primo Scania 140 – ha poi sottolineato Enrique Enrich, presidente e amministratore delegato di Scania Italia – siamo entusiasti che l’ultima generazione Super abbia conquistato la fiducia di Marenzana, una committenza sensibile a tematiche quali la riduzione delle emissioni di CO2 e l’innovazione».
Fondato nel 1959, oggi il Gruppo Marenzana opera in ambito petrolchimico e nella chimica di base, forte di una flotta di 130 veicoli in Italia e 100 in Francia, 260 cisterne stradali e 700 tank container.
In questo documentario di K44, per la serie Cargografie, Alberto Maranzana ci ha raccontato delle difficoltà infrastrutturali che il territorio genovese e l’autotrasporto in particolare, hanno dovuto affrontare dopo il crollo del Ponte Morandi.
