La rivoluzione tecnologica è in pieno svolgimento ed è un cambiamento che riguarda tutti. Ne sono fermamente convinti in MAN Truck & Bus che si stanno preparando con strutture dedicate e personale formato per affrontare il cambiamento.
«Già nel 2030, la metà dei nostri camion immatricolati ogni anno in Europa dovrebbe essere a trazione elettrica» ha recentemente affermato Alexander Vlaskamp, CEO di MAN Truck & Bus, che ha anche aggiunto «Perché ciò succeda, abbiamo bisogno del sostegno della politica con la costruzione in Europa di circa 50 mila punti di ricarica pubblici per camion e un costo della CO2 che rende i camion elettrici più economici di quelli diesel».
L’occasione per Vlaskamp è stata quella di accompagnare il ministro Stephan Weil a bordo del nuovo eTruck a celebrare il 180° anniversario del pioniere dei veicoli commerciali Heinrich Büssing presso lo stabilimento MAN di Salzgitter. Un sito che svolgerà un ruolo importante per i camion elettrici come parte della rete di stabilimenti MAN e di casa madre Traton per la produzione di componenti e la logistica dei pezzi di ricambio.
Come Vlaskamp, anche Arne Puls, Chief Human Resources Officer di MAN Truck & Bus, auspice in un sostegno della politica per il rinnovamento che il settore sta affrontando sottolineando l’importanza di poter contare su una manodopera qualificata, in quanto «una delle chiavi per il successo di questa trasformazione». Un sostegno chiamato a «contrastare la carenza di lavoratori qualificati e mantenere le tecnologie del futuro in Europa». «Non solo nella produzione – prosegue Puls – per la quale MAN ha già formato 2.600 dipendenti su questa nuova tecnologia, ma ovunque è necessario nuovo know-how affinché gli e-truck possano essere utilizzati in futuro in un’ampia varietà di applicazioni pratiche».
Un ruolo fondamentale lo ricopre la rete per la ricarica dei veicoli a trazione elettrica in modo da consentire lunghi viaggi con autonomie alte e ricariche complete effettuabili durante l’intervallo di guida degli autisti di 45 minuti. Al raggiungimento di questi obiettivi, con il progetto Nefton, MAN è coinvolta con numerosi partner nello sviluppo di un sistema di ricarica megawatt (MCS) che dovrebbe essere disponibile a partire dal 2025. In futuro saranno quindi possibili percorrenze giornaliere fino a 1000 chilometri. Inoltre, con le configurazioni variabili della batteria tra 300 e 500 kWh di capacità, il veicolo coprirà facilmente anche altre tipologie di trasporto tipiche dei camion odierni, come lo smaltimento dei rifiuti in città a bassa rumorosità e senza emissioni come per la raccolta del latte in allevamenti bio.
Attraverso Traton, la casa del Leone sta lavorando per l’elettromobilità anche nel settore delle infrastrutture di ricarica e, nei prossimi 5 anni prevede di installare 1.700 punti di ricarica ad alte prestazioni per veicoli industriali lungo le principali strade europee.
La produzione del nuovo MAN eTruck sarà avviata nel 2024 nello stabilimento di Monaco. Inizialmente la linea di montaggio si affiancherà a quella dei camion diesel convenzionali. Il progetto che prevede che circa la metà dei camion prodotti annualmente da MAN saranno elettrici entro il 2030 coinvolge però anche altri stabilimenti della Casa bavarese.
Lo stabilimento di Cracovia, per esempio, costruirà un numero maggiore di camion diesel durante l’incremento della mobilità elettrica per creare più capacità produttiva per i camion elettrici a Monaco.
A Norimberga, MAN inizierà a produrre le proprie batterie nel 2025 con l’obiettivo di raggiungere le 100 mila unità all’anno dal 2030.
Salzgitter svolgerà un ruolo chiave nella produzione di componenti per assali non motore e alberi motore per il nuovo motore diesel sviluppato congiuntamente da tutti i produttori del gruppo Traton. Inoltre, il sito è centrale nella logistica mondiale dei pezzi di ricambio MAN, che presto includerà sempre più componenti elettrici.