I crash test rappresentano un passaggio fondamentale per massimizzare la sicurezza dei veicoli. Con questo fine gli ingegneri Scania hanno sottoposto a crash test il nuovo veicolo elettrico e per testare la resistenza delle batterie. Il veicolo si è comportato esattamente come si aspettavano gli ingegneri svedesi: il pacco batterie nonostante l’urto è rimasto praticamente indenne.
Test andato molto bene, quindi. «Tutto finisce in meno di un secondo» afferma il collaudatore Jakob Leygraf di Scania R&D precisando che l’organizzazione di un crash test, che richiede mesi di pianificazione e preparazione, «è un lavoro imponente poiché creiamo la replica perfetta di uno scenario reale. In questo caso, per realizzare un crash test il più autentico possibile, abbiamo utilizzato una vettura per simulare l’impatto».
Prima di arrivare al crash test vero e proprio vengono effettuate sul veicolo numerose simulazioni «l’effettivo crash test serve solo a confermare che i nostri calcoli siano accurati – afferma Mikael Littmann, head of mechanical testing – Simuliamo più e più volte, con velocità e angoli differenti. La simulazione è uno strumento potente e veloce. Non solo è coinvolto l’intero veicolo, ma anche i diversi componenti vengono testati separatamente».
La preparazione e l’allestimento per un crash test di un veicolo elettrico, spiegano gli ingegneri svedesi, sono differenti rispetto a quelli realizzati per una prova con un mezzo con motore a combustione. L’energia dell’impatto deve essere distribuita e deve diffondersi in tutta la struttura che circonda la batteria e batterie possono essere considerate sicure solo nel momento in cui sono ricoperte da un involucro che assorbe l’energia cinetica causando la deformazione dei componenti meno critici. Così le batterie restano intatte all’interno di questo involucro.