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La serie «C» di DAF. Robusti da cantiere

La nuova generazione di veicoli pesanti della casa olandese si arricchisce con i modelli XDC e XFC progettati per applicazioni «construction». Hanno lo stesso patrimonio genetico dalle serie XD e XF, ma con tanta robustezza in più per affrontare i lavori gravosi e in condizioni difficili

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A poche settimane dall’esposizione mondiale all’IAA Transportation di Hannover (20-25 settembre), DAF è tornata ad alzare i veli alla sua generazione di pesanti. L’occasione per fare il «bis» si è concretizzata questa volta attraverso il Bauma, la più importante fiera internazionale dedicata al mondo del construction che si è svolta dal 24 al 30 ottobre a Monaco di Baviera, in Germania. E proprio qui, nella giornata inaugurale, il costruttore olandese ha svelato la sua famiglia di veicoli in una nuova veste, orientata alle applicazioni edili. Parliamo dei nuovi XDC e XFC, modelli cava-cantiere derivati rispettivamente dalle nuove serie XD e XF.

Prestazioni superiori

Disponibili in configurazione a due, tre e quattro assali, con trazione singola o doppia, entrambi i modelli sono stati dotati dei nuovi motori Paccar MX-11 e MX-13, con potenza fino a 530 CV. Di serie è presente il cambio automatizzato TraXon, con una speciale modalità fuoristrada per prestazioni di cambio marcia ottimali su terreni impegnativi.
La novità è rappresentata dalle funzioni ASR Off e Rock-Free, che assistono il veicolo nelle partenze «di forza» su fondi sdrucciolevoli o particolarmente difficili.

Design robusto

Per quanto riguarda la carrozzeria, sia XDC che XFC offrono un ampio angolo di attacco di 25 gradi e un’elevata altezza da terra che va da 33 a 39 cm, a seconda delle specifiche.
Il design è robusto, con un solido paraurti in acciaio in tre pezzi, accompagnato da una calandra con strisce nere e, di serie, una piastra di protezione in acciaio per il radiatore. Entrambi i veicoli possono essere allestiti con cassoni ribaltabili, betoniere, piattaforme scarrabili e altre attrezzature specializzate. L’allestimento è supportato dalla disposizione flessibile dei componenti del telaio, come l’EAS (sistema di post-trattamento dei gas di scarico), la scatola della batteria e i serbatoi del carburante. Questa versatilità agevola il lavoro degli allestitori, che possono disporre anche di una gamma completa di prese di forza, moduli di attacco alla carrozzeria e connettori.

Comfort di guida anche in offroad

L’approccio pratico di questi mezzi, pensato per chi deve operare in condizioni difficili, si riflette anche nell’abitacolo, caratterizzato da superfici in vinile estremamente resistenti. Molto è stato fatto, poi, per «coccolare» l’autista con una serie di accorgimenti utili a migliorare il comfort di bordo. Tra questi, l’accessibilità alla cabina grazie ai gradini ben posizionati e la possibilità di spostare il volante, durante la sosta, in posizione verticale per agevolare l’uscita o l’ingresso dal veicolo. Da citare lo spazio interno, che è stato reso più ampio per il massimo comfort e anche per riporre oggetti ed effetti personali. Come opzioni, sono disponibili un terzo sedile o un grande frigorifero.

Campo visivo ampliato

I nuovi cava-cantiere DAF sono caratterizzati da un ampio parabrezza e da un’estesa finestratura laterale, che migliorano la visione diretta da parte dell’autista. Un risultato, questo, che dipende anche dal posizionamento della cabina di guida, collocata 17 centimetri più in basso rispetto al nuovo XF, e dalla geometria della plancia con profilo sagomato verso il parabrezza sul lato destro dell’abitacolo. Come opzione è disponibile un oblò sul lato marciapiede che, insieme al sedile del secondo conducente pieghevole, offre un campo visivo incrementato per individuare gli utenti dal lato passeggero del veicolo. Per quanto riguarda la visione indiretta, è disponibile il sistema digitale che sostituisce gli specchietti retrovisori principali e grandangolari con telecamere, offrendo una visuale massima di 285 gradi sull’area intorno al montante anteriore della cabina, sul lato del secondo conducente. La particolare aerodinamicità della cabina, inoltre, garantisce un’eccellente efficienza nel consumo di carburante e basse emissioni di CO2. Merito dal parabrezza curvo, della tenuta ottimale, delle videocamere digitali e del flusso d’aria ottimizzato nel motore e sotto la cabina. Tutti elementi che portano il veicolo verso nuovi standard di efficienza e di sicurezza nel segmento construction.

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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