Dalla logisticadi prodotti pericolosi al servizio container, dalla movimentazione via gomma al trasporto intermodale. Autotrasporti Turati Ovidio, società veronese di trasporti e logistica nel tempo ha variato e adattato le sue strategie operative per conservare competitività e qualità nel servizio. E in questo percorso ha distinto nettamente la vocazione merceologica delle due sedi dedicandole a settori diversi. In quella originaria di Colognola oggi vengono concentrate le attività legate allo stoccaggio con deposito in normativa Seveso III e al trasporto in ADR, mentre in quella nuova, aperta tre anni fa nei pressi dell’Interporto Quadrante Europa di Verona, viene gestita la movimentazione container. «In più – spiega Francesco Turati, che insieme ai fratelli Paola e Giovanni ha raccolto l’eredità da papà Ovidio – stiamo affiancando alla vezione su gomma anche il trasporto intermodale per trasferire i contenitori dal capoluogo scaligero ai porti di Vado Ligure, Genova, La Spezia e Livorno». È una scelta dettata, come spesso avviene, sia per assecondare specifiche esigenze della committenza, sia per aumentare l’ecosostenibilità nel settore dei trasporti, al punto che – sottolinea Francesco – «tra i nostri obiettivi da raggiungere entro 5-6 anni, c’è anche quello di gestire il 50% delle missioni di trasporto proprio in chiave intermodale».

E oggi, grazie a questa duplice soluzione, puntualizza Turati, «i container sono arrivati a pesare sul nostro fatturato per il 70-80% e quindi con percentuali invertite rispetto a qualche anno fa. Un’inversione che non è frutto del caso. Il chimico, il settore in cui è partito nostro padre, è più specializzato, richiede maggiori competenze e di conseguenza garantisce margini migliori. Tuttavia, la maggior parte dei prodotti pericolosiche movimentiamo sono destinati all’agricoltura e quindi seguono una precisa stagionalità; in definitiva si lavora 5-6 mesi all’anno. Ragion per cui per ampliare il perimetro del servizio abbiamo dovuto cercare una diversificazione in un settore in grado di garantirci maggiore continuatività».

Una flotta green tutta firmata DAF
Se Turati ha diviso in due l’operatività, rispetto alla marca dei veicoli a cui si affida per movimentare merci, invece, esprime una scelta a senso unico. I 53 veicoli della sua flotta recano tutti sulla calandra il marchio DAF e hanno una vita media tra i 3 e i 3,5 anni. Gli ultimi arrivati, undici DAF XG 480 messi su strada un paio di mesi fa, sono utilizzati per coprire le tratte più lunghe, quelle che dal cuore del Veneto conducono verso la costa tirrenica. La ragione di questa scelta è presto detta: «Per andare a Genova o a Livorno bisogna oltrepassare gli Appennini, inerpicarsi su per la Cisa o per il Giovi», spiega il titolare della Turati. «Dopo attenti test abbiamo verificato che l’XG 480 ha la potenza giusta per quel tipo di percorrenza, anche in rapporto ai consumi. Prova ne sia che in media riusciamo a percorrere 3,6 o anche 3,7 km con un litro». Addirittura, secondo i calcoli di Turati, con il gasolio tradizionale queste medie potrebbero essere ancora migliori. Puntualizzazione che deriva dal fatto che alla Autotrasporti Turati hanno scelto di alimentare i motori esclusivamente con HVO allo scopo di rendere maggiormente sostenibile la propria attività, assecondando in tal senso una della terza generazione dell’azienda, rappresentata da Diego e Davide Turati, figli rispettivamente di Francesco e Giovanni. «E se il rendimento – aggiunge Francesco con orgoglio – risultasse un po’ inferiore, pazienza: è il nostro tributo per rendere il pianeta più pulito». Peraltro, l’impegno ambientale è ulteriormente confermato con l’investimento in un impianto fotovoltaico realizzato sopra al nuovo magazzino vicino a Quadrante Europa.
Affidabilità, comfort e assistenza: il valore del marchio
Ma ovviamente il consumo ridotto è soltanto una delle ragioni che motiva gli acquisti della Turati. «Per essere competitivi i veicoli devono essere anche affidabili – sottolinea l’autotrasportatore – e fermarsi in officina il meno possibile. E poi è anche importante che sappiano concedere agli autisti il maggior comfort possibile, cosa che i veicoli DAF riescono a garantire con la cabina più grande che c’è in questo momento sul mercato e che noi completiamo equipaggiandola con tutti gli accessori – come per esempio il condizionatore da fermo – in grado di migliorare lo stile di vita dei conducenti».
Infine, sempre tra le ragioni che giustificano la scelta di un marchio compare la prossimità dei servizi di assistenza: «Qui a Verona possiamo sempre contare su Zarpellon, un dealer importante con due officine equidistanti da Colognola, una delle due nostre sedi (l’altra è al Quadrante Europa dell’Interporto veronese). Le due officine, che si trovano a Verona-Zai, zona industriale, e a Montebello Vicentino, riescono ad affrontare tutte le esigenze di manutenzione e riparazione dei veicoli. Per i piccoli interventi di routine, invece, ci arrangiamo con un’officina interna. «Una doppia copertura che ci dà tranquillità e tempi di fermo minimi in caso di necessità», conclude Francesco.

IDENTIKIT DELL’AUTOTRASPORTI TURATI
Fondata da Ovidio Turati nel 1954 come ditta individuale e poi evoluta come «srl» nel 1984, l’azienda con sede a Colognola ai Colli (Verona) trasportava all’inizio esclusivamente merci pericolose. Nel 2022, poi, decide di aprire una nuova sede presso il Quadrante Europa di Verona, dove concentrare le attività legate al trasporto container, messo al servizio di importanti compagnie marittime come MSC, CMA , Hapag e Maersk. Attualmente la società è gestita dai tre fratelli Turati, Francesco, Paola e Giovanni. All’interno lavorano già le nuove generazioni: Diego Turati, figlio di Francesco e Davide Turati, figlio di Giovanni.
La sede dell’Interporto si estende su una superficie di 50.000 mq, con 4.000 mq di magazzino, 700 mq di uffici e i restanti 40.000 come piazzale per il terminal container e i servizi di handling in/out: «È una posizione ideale – conclude Turati – in particolare per l’alta visibilità, dato che si scorge sia dalla A22 che dalla Tangenziale di Verona».
L’altra sede di Colognola, invece, conta su 40.000 mq, di cui 10.000 di magazzino, dove vengono tenuti i prodotti pericolosi destinati al mondo agricolo.

IDENTIKIT DELLA CONCESSIONARIA ZARPELLON
Zarpellon Veicoli Industriali nasce nel 1977 dai fratelli Dario e Fernando Zarpellon come officina indipendente di riparazione veicoli, a Cassola (VI). Nel 1987 diventa officina autorizzata DAF e nel 1994 le forti ambizioni di crescita della famiglia conducono l’attività a diventare concessionario DAF per la provincia di Vicenza.
Nel 2000 entra nel management aziendale la seconda generazione della famiglia che riesce a dare un ulteriore impulso alla conduzione aziendale tanto che nel 2018 viene aperta una nuova sede service a Montebello Vicentino (in prossimità del casello della A4) e per la sua visibilità destinata anche a «centro usato».
Nel 2020 Zarpellon diventa dealer ufficiale DAF anche per le province di Verona e Trento allargando la propria area d’influenza e diventando punto di riferimento per la vendita e assistenza della rete DAF in Italia.
Entro il 2027 è prevista l’inaugurazione della nuova sede di Sommacampagna, un complesso di oltre di 18.000 mq di superficie con un’officina all’avanguardia.