Veicoli - logistica - professione

HomeVeicoliMondo pesanteLa ricetta competitiva di Autotrasporti Turati Ovidio: DAF a bassi consumi e intermodalità

La ricetta competitiva di Autotrasporti Turati Ovidio: DAF a bassi consumi e intermodalità

L’azienda veronese ha allargato il proprio parco veicolare con l’ingresso di nuovi DAF XG480 – acquistati dalla concessionaria Zarpellon – che ha dedicato alle consegne di container ai porti tirrenici, visti i ridotti consumi che riescono a garantire anche su tratte appenniniche. Così, la flotta raggiunge quota 53 veicoli, tutti alimentati ad HVO. E intanto va avanti anche lo sviluppo del traffico intermodale su rotaia, sempre più richiesto dalle compagnie marittime

-

Dalla logisticadi prodotti pericolosi al servizio container, dalla movimentazione via gomma al trasporto intermodaleAutotrasporti Turati Ovidio, società veronese di trasporti e logistica nel tempo ha variato e adattato le sue strategie operative per conservare competitività e qualità nel servizio. E in questo percorso ha distinto nettamente la vocazione merceologica delle due sedi dedicandole a settori diversi. In quella originaria di Colognola oggi vengono concentrate le attività legate allo stoccaggio con deposito in normativa Seveso III e al trasporto in ADR, mentre in quella nuova, aperta tre anni fa nei pressi dell’Interporto Quadrante Europa di Verona, viene gestita la movimentazione container. «In più – spiega Francesco Turati, che insieme ai fratelli Paola e Giovanni ha raccolto l’eredità da papà Ovidio – stiamo affiancando alla vezione su gomma anche il trasporto intermodale per trasferire i contenitori dal capoluogo scaligero aporti di Vado Ligure, Genova, La Spezia e Livorno». È una scelta dettata, come spesso avviene, sia per assecondare specifiche esigenze della committenza, sia per aumentare l’ecosostenibilità nel settore dei trasporti, al punto che – sottolinea Francesco – «tra i nostri obiettivi da raggiungere entro 5-6 anni, c’è anche quello di gestire il 50% delle missioni di trasporto proprio in chiave intermodale». 

I tre fratelli Turati, Francesco (a destra), Paola e Gianni, stringono le mani a Dario e Alessandro Zarpellon, titolari dell’omonima concessionaria, e a Massimo Dodoni, AD di DAF Veicoli Industriali

E oggi, grazie a questa duplice soluzione, puntualizza Turati, «i container sono arrivati a pesare sul nostro fatturato per il 70-80% e quindi con percentuali invertite rispetto a qualche anno fa. Un’inversione che non è frutto del caso. Il chimico, il settore in cui è partito nostro padre, è più specializzato, richiede maggiori competenze e di conseguenza garantisce margini migliori. Tuttavia, la maggior parte dei prodotti pericolosiche movimentiamo sono destinati all’agricoltura e quindi seguono una precisa stagionalità; in definitiva si lavora 5-6 mesi all’anno. Ragion per cui per ampliare il perimetro del servizio abbiamo dovuto cercare una diversificazione in un settore in grado di garantirci maggiore continuatività».

Se Turati ha diviso in due l’operatività, rispetto alla marca dei veicoli a cui si affida per movimentare merci, invece, esprime una scelta a senso unico. I 53 veicoli della sua flotta recano tutti sulla calandra il marchio DAF e hanno una vita media tra i 3 e i 3,5 anni. Gli ultimi arrivati, undici DAF XG 480 messi su strada un paio di mesi fa, sono utilizzati per coprire le tratte più lunghe, quelle che dal cuore del Veneto conducono verso la costa tirrenica. La ragione di questa scelta è presto detta: «Per andare a Genova o a Livorno bisogna oltrepassare gli Appennini, inerpicarsi su per la Cisa o per il Giovi», spiega il titolare della Turati. «Dopo attenti test abbiamo verificato che l’XG 480 ha la potenza giusta per quel tipo di percorrenza, anche in rapporto ai consumi. Prova ne sia che in media riusciamo a percorrere 3,6 o anche 3,7 km con un litro». Addirittura, secondo i calcoli di Turati, con il gasolio tradizionale queste medie potrebbero essere ancora migliori. Puntualizzazione che deriva dal fatto che alla Autotrasporti Turati hanno scelto di alimentare i motori esclusivamente con HVO allo scopo di rendere maggiormente sostenibile la propria attività, assecondando in tal senso una della terza generazione dell’azienda, rappresentata da Diego e Davide Turati, figli rispettivamente di Francesco e Giovanni. «E se il rendimento – aggiunge Francesco con orgoglio – risultasse un po’ inferiore, pazienza: è il nostro tributo per rendere il pianeta più pulito». Peraltro, l’impegno ambientale è ulteriormente confermato con l’investimento in un impianto fotovoltaico realizzato sopra al nuovo magazzino vicino a Quadrante Europa.

Ma ovviamente il consumo ridotto è soltanto una delle ragioni che motiva gli acquisti della Turati. «Per essere competitivi i veicoli devono essere anche affidabili – sottolinea l’autotrasportatore – e fermarsi in officina il meno possibile. E poi è anche importante che sappiano concedere agli autisti il maggior comfort possibile, cosa che i veicoli DAF riescono a garantire con la cabina più grande che c’è in questo momento sul mercato e che noi completiamo equipaggiandola con tutti gli accessori – come per esempio il condizionatore da fermo – in grado di migliorare lo stile di vita dei conducenti». 

Infine, sempre tra le ragioni che giustificano la scelta di un marchio compare la prossimità dei servizi di assistenza: «Qui a Verona possiamo sempre contare su Zarpellon, un dealer importante con due officine equidistanti da Colognola, una delle due nostre sedi (l’altra è al Quadrante Europa dell’Interporto veronese). Le due officine, che si trovano a Verona-Zai, zona industriale, e a Montebello Vicentino, riescono ad affrontare tutte le esigenze di manutenzione e riparazione dei veicoli. Per i piccoli interventi di routine, invece, ci arrangiamo con un’officina interna. «Una doppia copertura che ci dà tranquillità e tempi di fermo minimi in caso di necessità», conclude Francesco.

close-link