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Iveco insieme a Contarina per un impianto di biometano da rifiuti organici

Il costruttore torinese ha partecipato nel Trevigiano all’inaugurazione della struttura di produzione e liquefazione del carburante alternativo, prodotto dal trattamento di umido e vegetale raccolti porta a porta nei 49 Comuni del Bacino Priula

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Iveco ha partecipato all’inaugurazione dell’impianto per la produzione e liquefazione del biometano di Contarina, società in house providing che si occupa della gestione dei rifiuti nei 49 Comuni aderenti al Consiglio di Bacino Priula, all’interno della provincia di Treviso. Il biometano è appunto prodotto dal trattamento di umido e vegetale raccolti porta a porta nei 49 Comuni del Bacino.
La nuova struttura impiantistica è stata ufficialmente inaugurata dall’on. Vannia Gava, viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e da numerose autorità locali, insieme a Valerio Vanacore, responsabile trazioni alternative Iveco mercato Italia, e Antonella Ceccato, AD Industrial Cars.

Il progetto è il primo impianto finanziato dal PNRR che entra ufficialmente in funzione. L’esistente struttura di compostaggio è stata ampliata con una nuova sezione di digestione anaerobica per produrre biometano in forma gassosa e liquida. Oltre a essere immesso in rete, una parte del bioGNL verrà usata per alimentare 226 mezzi di raccolta dei rifiuti, compreso l’organico da cui si produce il biogas. Un vero e proprio sistema circolare, dunque, dove non ci sono scarti.

In Italia il biometano ha un notevole potenziale grazie alla disponibilità di diverse fonti di biomasse ed è importante, secondo Iveco, sostenere la realizzazione degli impianti, diminuendo la dipendenza dall’estero e favorendo la circolarità dei processi. Si tratta in ogni caso di una delle alternative più concrete verso la decarbonizzazione dell’autotrazione.

«Iveco è pioniere della tecnologia a gas naturale – ha commentato Vanacore – e nella nostra strategia di decarbonizzazione continuiamo a considerare il biometano come una soluzione realmente sostenibile dal punto di vista dell’ambiente e dell’economia, risorsa che valorizza la società e il territorio e per la quale i nostri veicoli sono già pronti e predisposti».

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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