Parliamo di maxi-convogli (o Euro Combi), anche noti come eco-truck, vale a dire i trattori con rimorchi doppi in grado di arrivare fino a 20,25 metri di lunghezza e di trasportare un carico utile fino a 60 tonnellate. Secondo l’IRU, l’organizzazione mondiale dei trasporti stradali, nel breve periodo l’utilizzo di questi mezzi ecologici potrebbe agevolare il processo di decarbonizzazione in vista degli obiettivi di riduzione e di neutralizzazione dei gas serra entro il 2050, posti dalla Commissione europea tramite il Green Deal.
Per quale motivo? Essenzialmente perché – com’è evidente – questi eco mezzi possono trasportare più merci rispetto alle combinazioni di veicoli standard. Argomentarlo con i numeri non è difficile: due autocarri ecologici trasportano il contenuto di tre autocarri standard e di conseguenza il loro utilizzo consentirebbe la riduzione sia degli autocarri in circolazione sia del 35% del consumo di carburante per tkm, così da migliorare l’impatto ambientale ed economico del trasporto merci su strada.
«I vantaggi dell’utilizzo degli eco-truck sono evidenti» sostiene Umberto De Pretto, segretario generale dell’IRU, «bisogna fare presto, il momento di agire è adesso, i Governi devono attivarsi per non perdere l’opportunità di accelerare la decarbonizzazione e di sostenere la crescita economica».
Quali allora le possibili soluzioni? Il trasporto merci su strada consuma circa il 50% di tutto il carburante diesel e, dal 2000 in poi, ha assorbito l’80% dell’aumento netto globale dell’uso di diesel. In base alle proiezioni calcolate dall’International Transport Forum nel 2018, l’attività di trasporto merci su strada raddoppierà almeno entro il 2050 ed ecco perché si rende necessaria un’azione combinata dell’utilizzo di mezzi ecologici quali appunto i maxi-convogli, integrati con il ricorso a misure da diffondere su vasta scala, quali:
- retrofit aerodinamici
- ridotta resistenza al rotolamento degli pneumatici
- riduzione del peso del veicolo
- maggiore efficienza del motore e ibridazione
Un esempio di sperimentazione di eco-truck è rinvenibile anche in Italia, dove dal 2009, su iniziativa di ANFIA e Ministero dei Trasporti, è stato lanciato il progetto “P18 metri”. A distanza di dieci anni le aziende di autotrasporto che hanno aderito al progetto hanno riscontrato vari vantaggi dal ricorrere a veicoli più lunghi. Tra questi quello di poter ottenere una convenienza economica e logistica e soprattutto un’ottimizzazione del servizio, senza peraltro aver riscontrato difficoltà dal punto di vista della manovrabilità dei mezzi e della sicurezza stradale.