Il biometano sta vivendo un momento di grande crescita, pur con tutti i problemi e le complessità che abbiamo recentemente raccontato nel podcast pubblicato da K44 – La voce del trasporto. L’Unione Europea ha indicato chiaramente che nell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030 la versione bio del combustibile alternativo avrà un ruolo importante. Il consorzio Gas for Climate ha infatti proposto l’introduzione di un target vincolante al 2030 dell’11% di gas rinnovabili sul totale della domanda finale europea di gas. Questa quota sarà sostenuta da due sotto-obiettivi vincolanti (idrogeno verde e biometano), in base ai quali almeno l’8% del gas utilizzato nella UE al 2030 dovrà essere biometano.
Oggi (dati EBA – European Biogas Association) vengono prodotti complessivamente in Europa 167 TWh (terawatt) di biogas, equivalenti a 15,8 miliardi di metri cubi, e circa 26 TWh di biometano, pari a 2,43 miliardi di mc. Al termine del 2019 questa produzione corrispondeva già a 18.943 impianti a biogas e a 725 strutture per il biometano funzionanti, ma si tratta di un mercato destinato a svilupparsi negli anni a venire in maniera significativa, anche in Italia.
In questo contesto Vanzetti Engineering sta commercializzando sempre più le proprie pompe criogeniche centrifughe per gli impianti di microliquefazione di biogas. Tra le forniture più recenti ci sono quella per l’impianto bio-LNG realizzato a Verolanuova (Brescia) dalla società livornese 2LNG (compartecipata da Tecnoproject Industriale); quella per il primo impianto di upgrading e liquefazione avviato in Italia dalla piemontese Criotec a Candiolo (Torino), presso la Cooperativa La Speranza; quella per l’impianto Lucra 96 a Villanova del Sillaro (Lodi) della famiglia Toninelli, in collaborazione con l’integratore Gas Cavalli.
Le pompe di Vanzetti vengono utilizzate in questo tipo di applicazioni per il trasferimento di bio-LNG prodotto dai microliquefattori, a valle del processo di upgrading del biometano. Il biogas derivante da rifiuti di tipo animale, da scarti vegetali o da forsu (il materiale proveniente dalla raccolta differenziata dell’organico, ovvero l’umido), viene purificato con il processo di upgrading a biometano e successivamente liquefatto. Il prodotto finale liquefatto è caratterizzato da un elevato grado di purezza, necessario per evitare il danneggiamento del liquefattore.
Negli impianti di microliquefazione del biogas, il ruolo della pompa criogenica è al termine del processo, una volta che il biogas si trova nel serbatoio di stoccaggio: la pompa viene utilizzata per il travaso del prodotto alle cisterne e rappresenta l’ultimo elemento di comunicazione tra l’impianto e il soggetto che deve prelevare per portarlo verso un altro punto di fornitura. Le pompe centrifughe sono installate su skid (slitte) manuali, forniti sempre da Vanzetti, mentre il cliente finale ne cura l’installazione. Il prodotto generalmente utilizzato per questa tipologia di applicazione è la pompa criogenica DSM 230 su skid, che dispone di motore elettrico, presa diretta e tenuta meccanica, configurazione ideale per applicazioni di travaso.
Oltre agli impianti citati, altri progetti dell’azienda di Cavallerleone (Cuneo) sono attualmente in fase di autorizzazione in diverse località italiane e di realizzazione in altre parti del mondo. Ad esempio, nel Nord Europa, è stato da poco avviato un impianto in Olanda.