Commercializzato in Italia dal settembre 2019, il nuovo Renault Master presenta molte novità. Le abbiamo scoperte testando una versione telaio cabinato allestita con cassone ribaltabile Scattolini, uno dei 25 allestitori partner di Renault Italia, che permettono di realizzare e offrire innumerevoli allestimenti pronta consegna. La trazione è posteriore e quindi l’architettura di base è tra le più tradizionali: gruppo motore-cambio (in questo caso un manuale ZF a 6 rapporti) longitudinali e ponte trattivo posteriore con ruote gemellate. Insomma, un vero e proprio camioncino. Il passo medio (3.682 mm) e la generosa capacità di volta ne consentono un utilizzo intenso nella cantieristica urbana, anche grazie alla notevole maneggevolezza.
SICUREZZA E ASSISTENZA ALLA GUIDA
Il veicolo in prova è dotato di avviso di superamento di corsia, assistenza al parcheggio posteriore e nuovi nuovi dispositivi di assistenza alla guida come: l’assistenza al parcheggio anteriore; il “Blind Spot Warning“, segnalatore di presenza nell’angolo morto; il sistema di frenata d’emergenza automatica AEBS, attivo in città e in autostrada, disponibile in opzione su tutta la gamma.
Al fine di garantire una motricità ottimale a pieno carico, inoltre, questa versione a trazione posteriore è dotata, di serie, di ESP auto-adattivo al carico.
ESTERNI
ZONA DI CARICO
Il cassone Scattolini, lungo 3280 mm, largo 2100 mm, dispone di piano di carico e sponda anteriore in acciaio zincato a caldo verniciato a polvere poliestere compreso di rete paracabina e portapali. Le sponde laterali e posteriore, alte 40 cm, apribili, sono in lega di alluminio anodizzato. La sponda posteriore dispone di doppia apertura e sgancio manuale. Il pianale presenta anelli d’ancoraggio a scomparsa a norme DIN 75410. Il pistone idraulico per il sollevamento è cromato e lappato per la massima resistenza agli agenti atmosferici e alla ruggine. La portata in questa versione a trazione posteriore è di 1313 kg.
Il Master in prova si presenta in un brillante Rosso Vulcano, perfettamente in tono con il color alluminio naturale del cassone Scattolini. Il frontale del rinnovato van è caratterizzato da un andamento verticale che si allinea alla nuova identità di gamma. Ciò che colpisce di più è l’inedito disegno dei gruppi ottici, ora leggermente obliqui con luci a LED a forma di C (C-Shape). Nella calandra spiccano la losanga e le strisce cromate della griglia.
Novità assoluta per il segmento, il caricabatterie a induzione per smartphone posto nella parte centrale della plancia.
Molto comodi sia il tavolino a scomparsa ricavato sopra il vano portaoggetti chiuso in plancia, che si apre con la semplice pressione di un dito, sia il grande portabevande centrale.
INTERNI
Anche gli interni hanno subìto una notevole rinfrescata con l’adozone di una plancia ridisegnata con linee più pulite in cui trovano posto grandi vani portaoggetti aperti o chiusi, inserti cromati su bocchette di ventilazione e manopole del climatizzatore. Ridefiinito anche il quadro strumenti che offre un nuovo tachimetro e un display digitale monocromatico da 5 pollici. Il volante presenta ora inserti cromati, così come il pomello del cambio. Il grande schermo del sistema multimediale domina la parte centrale della plancia. Molto comodi il tavolino a scomparsa Easy Life, ricavato sopra il vano portaoggetti chiuso in plancia, che si apre con la semplice pressione di un dito, e il grande portabevande centrale. Novità assoluta per il segmento, il caricabatterie a induzione per smartphone posto nella parte centrale della plancia.
AL VOLANTE
Saliti a bordo, ci troviamo subito a nostro agio sul sedile di guida sospeso, disponibile in opzione, particolarmente confortevole, anche grazie alla dotazione di un rialzo con doppia inclinazione, regolazione lombare pneumatica e poggiatesta regolabile. Anche l’inclinazione del volante multifunzione consente di trovare una giusta posizione di guida. Il quadro strumenti presenta un design spiccatamente automobilistico, con i due quadranti rotondi del contagiri e del contachilometri analogici, e il display digitale al centro collegato al computer di bordo. Giriamo la chiave: il nuovo motore diesel 4 cilindri in linea, 16 valvole, 2.3l dCi Twin Turbo, a iniezione diretta common rail, sovralimentato mediante due turbo compressori, conforme alle norme Euro 6d-temp da 165 CV e 350 Nm, erogati a 1500 giri/min, risponde pronto all’acceleratore. La trasmissione è affidata a un cambio manuale ZF a 6 marce ben rapportate ma abbastanza duro. Anche se non ce n’è bisogno, la rigidità della leva ci induce a fare le “doppiette” sia nel salire sia nello scalare le marce. La manovrabiltà del volante, invece, è prettamente automobilistica. Le dimensioni compatte del veicolo (lunghezza 5819 mm; altezza 2370 mm; larghezza 2470 mm con specchietti aperti) consentono di spostarsi nel centro di Roma senza problemi. Nonostante il cassone vuoto, un ribaltabile Scattolini con comando automatic e inclinabile a 45°, il Master assorbe bene e senza sobbalzi il trasandato manto stradale capitolino. Le sospensioni posteriori sono a balestra trilama ad assorbimento progressive, mentre l’avantreno presenta un classico sistema a ruote indipendenti tipo MacPherson con molle e ammortizzatori.
Ci dirigiamo “fuori porta” per il nostro giro di prova sulle strade della Tuscia, ai confini tra la provincia di Roma e quella di Viterbo. Guidare su queste strade tra dolci pendii, boschi e laghi è un vero piacere, accentuato dalla maneggevolezza del mezzo. Alla fine del nostro peregrinare, dopo circa 200 km, constatiamo di aver consumato poco meno di un quarto di serbatoio per un totale di 14 litri. Il che a conti fatti equivale a 14,2 km/litro. Niente male per un furgone di queste dimensioni.