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I mid van elettrici di PSA. Un tris con la spina

Peugeot e-Expert, Citroën ë-Jumpy e Opel Vivaro-e sono i nuovi van elettrificati del gruppo automotive francese che andranno a cambiare la faccia delle consegne urbane e suburbane. Ed entro il 2021 sarà il turno dei compatti e dei grandi furgoni

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Nessun compromesso, nessuna esitazione. È lo slogan con cui il Gruppo PSA ha confermato il lancio, dopo l’annuncio di inizio 2020, di un trio di veicoli commerciali leggeri “full electric”: Peugeot e-Expert, Citroën ë-Jumpy e Opel Vivaro-e. Per questi nuovi van gli ordini sono stati aperti già nel corso dell’estate, mentre le consegne in tutta Europa – e dunque anche in Italia – sono programmate per la fine dell’anno, da ottobre in poi.

La strada è dunque tracciata e non si torna indietro. Dopo i tre furgoni citati, infatti, il vicepresidente della Business Unit veicoli commerciali leggeri, Xavier Peugeot, ha annunciato che il costruttore francese ha intenzione di elettrificare tutta la gamma entro la fine del 2021. Parliamo dei compatti come i Peugeot Partner e Rifter, il Citroën Berlingo e l’Opel Combo e dei furgoni di grandi dimensioni come il Peugeot Boxer, il Citroën Jumper e l’Opel Movano.

Secondo le previsioni, del resto, il mercato “low emission” nel 2025 sarà 10 volte maggiore di oggi e PSA si prepara ad affrontare la partita con veicoli inattaccabili dal punto di vista ambientale e che rispettano le nuove norme sulle emissioni di CO2. Mezzi, in altri termini, capaci di accedere comodamente e senza problemi alle ZTL cittadine, nonostante la varietà delle regole nazionali e anche valutando la probabile intensificazione nel tempo dei limiti di legge.

La scelta della nuova alimentazione, però, deve avvenire, secondo PSA, senza rinunciare alle prestazioni dei diesel: non solo performance, dunque, ma abitabilità, versatilità e comfort. I tre furgoni EV, che nascono sulla piattaforma modulare multi-energia EMP2 sviluppata dal gruppo transalpino, saranno perciò commercializzati in un’ampia gamma di versioni e allestimenti, dal furgone lamierato al modello pianale cabinato. Verranno poi mantenute le scelte tecniche dei termici, come l’altezza di 1,9 m per poter entrare nei parcheggi cittadini delle aree urbane (operazione che oltre il 50% degli utenti di questa categoria di veicoli effettua almeno tre volte a settimana). E anche il carico utile sarà simile, fino a un massimo di 1.275 kg, solo 115 kg in meno dei veicoli a gasolio. Il carico trainabile da rimorchio arriva fino a 1.000 kg e il volume di carico è al massimo di 6,6 mc. Le lunghezze dei veicoli rimangono tre: 5,31, 4,96 e la versione compatta da 4,61 m (e 5 mc di volume di carico) per dare più agilità e mobilità al mezzo.

I motori sono da 136 CV e 260 NM di coppia massima, per una velocità di 130 km/h. L’autonomia dei veicoli è di due tipi, 230 o 330 km (ciclo WLTP), a seconda delle batterie da 50 o 75 kWh, collocate sotto il pavimento del commerciale tra i due assi per aumentare la rigidità del telaio e di conseguenza la performance di guida. Sono percorrenze calcolate sulla base di ricerche PSA, secondo cui l’83% dei loro clienti usa il proprio mezzo meno di 200 km/giorno, mentre il 44% non lo guida per più di 300 km.

IL DISPLAY ATTENTO
E LO SPORTELLO CHE SI APRE SENZA MANI

Tra le nuove caratteristiche degli e-vehicle ci sono l’Head-Up Display, con cui è possibile visualizzare le informazioni di navigazione mantenendo un forte contatto visivo con la strada, e l’apertura dello sportello di carico con gli arti inferiori quando si hanno le braccia occupate.

La batteria da 50 kWh, che pesa 383 kg, può essere ricaricata all’80% in 30 minuti, collegandola a una colonnina pubblica fast-charge da 100 kW; per il restante 20% occorrerà un’altra mezz’ora. Quella da 75 kWh, dal peso di 534 kg, per l’80% di carica richiede invece 45 minuti. In alternativa, la ricarica al 50% può essere effettuata da una semplice presa – standard o rinforzata, in ufficio o a casa durante la notte. Oppure – terza ipotesi – attraverso un caricatore Wallbox, disponibile su richiesta da 7,4 o 11 kW, e installato nel proprio garage o in azienda dagli addetti PSA. Con quest’ultimo sistema si può raggiungere il 100% della carica sempre durante il periodo notturno (in 5,20 ore per la precisione). Il caricatore da 11 kWh è trifasico, con 16 ampere per fase. Tutte le batterie sono provviste di circuito di raffreddamento dedicato, così da mantenere sempre il range ideale di temperatura.
I veicoli godono dei classici vantaggi degli elettrici: zero emissioni inquinanti, niente rumori o vibrazioni. Inoltre, possono disporre fino a 15 sistemi di assistenza, compresi quelli per la frenata di emergenza.
PSA mette anche a disposizione un’app per pianificare viaggi più lunghi, il servizio Free to move. Si seleziona il percorso, con le tappe per poter effettuare la ricarica e affrontare così lo spostamento senza particolari affanni o preoccupazioni, a causa per esempio del livello della batteria prossimo allo zero. In caso comunque di carenza di energia è previsto un servizio di assistenza su strada, mentre la batteria è garantita 8 anni o 160.000 km al 70%.

Sul futuro Xavier Peugeot si mostra prudente. «Non ci sono in programma versioni ibride – spiega – perché con i modelli elettrici pensiamo di raggiungere il miglior compromesso tra costo e utilizzo, grazie alla doppia scelta di autonomia della batteria». Ampio impiego avrà invece l’idrogeno, anche se la quasi assenza di reti di ricarica nel mondo è un limite evidente. PSA sta infine lavorando sulla tecnologia fuel cell che è «molto promettente, perché consente vantaggi su percorrenza e velocità di rifornimento, ma ha il problema dell’alto costo».

OBIETTIVI: 5% NEL 2021, 15% NEL 2025

PSA è convinta che entro il 2025 più del 15% delle vendite dei suoi van sarà a propulsione elettrica. Ma già nel 2021 mira ad arrivare aun 5%. Un conforto in tal senso arriva dai chilometri percorsi dai suoi clienti, che nell’83% dei casi non arriva ai 200 km, al giorno e nel 44% non supera i 300.

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