L’ampliamento dello stabilimento Volkswagen di Poznań (Polonia) ha richiesto oltre due anni e ora i preparativi per la produzione in serie del nuovo Caddy sono quasi terminati. Nel corso della ristrutturazione è stato anche realizzato un nuovo capannone logistico, con un’area di stoccaggio di 46.000 m² per i componenti adibiti alla produzione del Caddy e del T6.1 quali: motori, ammortizzatori, cristalli laterali, pannelli delle porte, paratie e serbatoi carburante. L’immediata vicinanza del capannone logistico alla zona di produzione consentirà di evitare ogni giorno fino a 260 viaggi di camion tra Poznań e la sede di Swarzędz.
È stato anche ampliato il reparto carrozzeria e riprogettata l’intera area dello stabilimento. La più grande sfida finanziaria e organizzativa degli ultimi due anni è stato l’ampliamento di 14.000 m² di superficie del reparto carrozzeria del nuovo Caddy dove vengono impiegati 450 nuovi robot multifunzionali, che garantiscono elevata precisione nella lavorazione e nella saldatura delle lamiere ad alta resistenza piegate a caldo. Questo ha portato a un aumento del grado di automazione del reparto, dal 43% a oltre l’80%.
Dietmar Mnich, presidente del CdA Volkswagen Poznań, e direttore dello stabilimento di Poznań, ha affermato: «Abbiamo già impiegato circa il 90% degli investimenti destinati alla preparazione dello stabilimento per la produzione degli ultimi modelli di veicoli, in particolare il nuovo Caddy. I primi veicoli per il collaudo dei processi di produzione sono già stati realizzati con i nuovi impianti. Prevediamo di iniziare la produzione in serie a settembre, per poi aumentare gradualmente i volumi e raggiungere la piena capacità produttiva nel 2021».
L’automazione dei processi di produzione comporta grandi cambiamenti anche a livello organizzativo. «Insieme al progresso tecnologico, stanno emergendo nuovi requisiti di competenza per i nostri collaboratori. La costruzione della carrozzeria del nuovo Caddy richiede una percentuale notevolmente inferiore di lavoro manuale, mentre la necessità di controllare gli impianti e le macchine è quasi triplicata – ha spiegato Jolanta Musielak, responsabile Risorse Umane e Organizzazione – Di conseguenza, negli ultimi due anni abbiamo tenuto oltre 1.800 sessioni di formazione allo scopo di riqualificare e migliorare le competenze del team per le loro nuove mansioni».