Pur nella diversità dei metodi di rilevazione – l’Unrae elabora i dati secondo la data di immatricolazione del veicolo, mentre l’Anfia conta i libretti successivamente rilasciati dal Ministero – entrambe le associazioni concordano sul momento di particolare difficoltà del mercato dei veicoli industriali nel primo trimestre dell’anno in Italia.
AUTOCARRI – Per Anfia, a marzo 2019, sono stati rilasciati 2.093 libretti di circolazione di nuovi autocarri (-11% rispetto al marzo 2018), terzo mese consecutivo con il segno meno. Nel primo trimestre si conferma così una flessione a doppia cifra, con 6.161 libretti di circolazione, l’11,4% in meno del periodo gennaio-marzo dello scorso anno. Per il mercato dei medi-pesanti, sempre nei primi 3 mesi del 2019, la flessione risulta più rilevante nelle regioni del Centro (-13%) e del Sud (-19%).
Migliore la situazione dei commerciali secondo il Centro studi e statistiche dell’Unrae. Dopo 11 mesi consecutivi di flessione, il mercato degli autocarri con ptt fino a 3,5 ton ha segnato in febbraio una crescita del 5,5% e in marzo un andamento leggermente positivo per il comparto (16.933 unità immatricolate con +2,7%, rispetto alle 16.490 del marzo dello scorso anno). Complessivamente il primo trimestre si colloca quindi a un +2,4% (45.710 veicoli venduti rispetto ai 44.646 del gennaio-marzo 2018). In ogni caso un risultato che non può lasciare tranquilli per il proseguo dell’anno.
Positivo invece, per l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, l’aumento delle vendite di autocarri alimentati a metano (+140%) e a LNG (+109%), che ha portato la quota dei veicoli con alimentazione alternativa a quasi l’8%, dimostrando l’attenzione sempre più orientata alla sostenibilità delle aziende di autotrasporto. Ad oggi, circolano sulle strade italiane 1.440 autocarri alimentati a LNG. Le vendite evidenziano anche una ripresa del mercato dei veicoli adibiti a cantiere (+14%).
Da parte sua l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri sottolinea il buon andamento di crescita per gli acquisti dei privati (+7,3%) che, con 6.633 veicoli immatricolati, salgono di 1,2 punti percentuali al 23,2% di quota di mercato. In territorio positivo anche il noleggio che, grazie agli 8.113 commerciali venduti, segna un incremento del 3,1%. Un leggero calo ha interessato il noleggio a lungo termine, con oltre 6.600 immatricolazioni (-2,7%), mentre il breve termine, con 700 unità immatricolate, ha incrementato i volumi del 12,9%. Negativo il 1° bimestre delle immatricolazioni a società (-1,5%), al 48,5% di quota di mercato. Sul fronte delle motorizzazioni, i diesel perdono oltre 6 punti ma rimangono l’alimentazione di gran lunga dominante (87,5% e oltre 25.000 immatricolazioni). Anche per Unrae la crescita è a tripla cifra nel bimestre per le immatricolazioni a benzina (+156,7%), a metano (+141,6%) ed elettriche (+121,8%) che salgono rispettivamente al 5,4%, 4,1% e 0,6% di quota sul totale. In aumento anche le vendite di veicoli a Gpl (+43,3%), che rappresentano il 2,3% del mercato, mentre si riducono al minimo le immatricolazioni di veicoli ibridi (0,1%).
TRAINATI – I dati Anfia parlano per marzo di 1.864 libretti di circolazione di nuovi rimorchi e semirimorchi pesanti (con ptt superiore a 3.500 kg), per un -8,1% totale (153 rimorchi col +20,5% e 1.711 semirimorchi col -10%). Anche qui terzo mese consecutivo con il segno meno, per un primo trimestre 2019 con 4.626 libretti di circolazione di trainati (-6,5% rispetto a gennaio-marzo 2018), ripartiti in 397 rimorchi (+10,9%) e 4.229 semirimorchi (-7,8%). La flessione nel primo trimestre 2019 riguarda soprattutto Nord-Ovest e Centro, con un calo delle vendite dei costruttori nazionali dell’8% nel trimestre, mentre per le case estere la diminuzione è del 6%.
Anche Unrae concorda sul calo dell’immatricolato, anche se con cifre più moderate: per il primo trimestre del 2019 -1,9% rispetto allo stesso periodo 2018 (4.664 unità immatricolate contro 4.754) e mese di marzo a –3,9% rispetto a marzo 2018.
COMMENTI – Secondo Anfia il trend negativo è ricollegabile all’assenza di misure fondamentali, come il superammortamento per i beni strumentali nuovi, di cui l’associazione chiede la rapida reintroduzione. Un appello che pare essere stato accolto, come spiega Michele Crisci, presidente di Unrae, “all’interno delle misure fiscali per la crescita economica. Di conseguenza sarà possibile portare in ammortamento il 130% del costo di acquisto del veicolo commerciale”. Altro motivo della frenata delle vendite: la fine dell’incentivazione 2018/2019 per le imprese di autotrasporto. Anche qui l’auspicio di Anfia è il rinnovo almeno per i veicoli trainati in intermodalità, per il trasporto ATP e per i mezzi a carburanti alternativi.
Notizie scoraggianti infine per i rimorchiati: il fondo investimenti è stato infatti ridotto a 25 milioni per il 2019.