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Mercato veicoli commerciali: bene, ma non benissimo

Febbraio inverte la rotta chiudendo con vendite in aumento del 4,3% (gennaio si era chiuso in negativo rispetto allo stesso mese dello scorso anno) ma le previsioni per il 2019 - privo del Superammortamento - si attestano su 168.000 immatricolazioni, in calo del 7,6% rispetto allo scorso anno

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Un febbraio positivo per le vendite dei veicoli commerciali riequilibra un gennaio che era partito in leggero calo. Un saldo positivo, quindi, per il cumulato gennaio-febbraio che si attesta su un incremento dell’1,4% grazie alle 28.543 unità immatricolate, contro le 28.157 del primo bimestre 2018. È quanto emerge dalle analisi effettuate dal Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE che attribuisce il risultato alla coda di immatricolazioni di autocarri con ptt fino a 3,5 ton ordinati entro il 2018 che hanno, quindi, usufruito del Superammortamento.

Analizzando i dati della struttura del mercato di gennaio (ancora provvisori visti i ritardi di immatricolazione), quello che emerge è un’importante flessione del noleggio che contrae i propri volumi dell’8,2% con 3.574 unità e una quota che passa dal 28,4% dello scorso anno al 26,6% di questo.

Per quello che riguarda la scelta dell’alimentazione, al primo posto troviamo la benzina, in aumento del 113,6% (con 598 veicoli venduti) rispetto all’anno scorso (in cui se ne contavano 280); in crescita anche le vetture elettriche del 227,8% (118 unità vendute) e i mezzi a metano e GPL, che rispettivamente registrano un aumento del 64,9% il primo (pari a 366 unità) e 62,4% il secondo (ovvero 385 unità). In calo invece del 7,2% il diesel, pur rimanendo l’alimentazione preferita (con 12.000 veicoli venduti), così come i veicoli ibridi, che contano una flessione del 72,5% (solo 19 unità vendute).

Michele Crisci, presidente UNRAE non è molto ottimista sulle previsioni del mercato 2019 secondo cui «Lo scenario all’interno del quale si muoveranno le vendite di veicoli commerciali sarà caratterizzato da investimenti in contrazione, penalizzati dal confronto con periodi incentivati e dall’elevata incertezza che condiziona le scelte delle imprese, con consumi che rimarranno deboli – aggiungendo che – I benefici del Superammortamento non potranno essere sostituiti dalla riduzione dell’aliquota IRES per gli utili reinvestiti in beni strumentali, introdotta dalla Legge di Bilancio, portando il mercato dei veicoli commerciali a chiudere il 2019, secondo le nostre stime, a circa 168.000 unità, in flessione del 7,6% e quasi 14.000 immatricolazioni in meno dell’intero 2018».

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