Si fa presto a dire di «tagliare i costi». Poi, quando il secchio è quasi del tutto prosciugato diventa necessario pensare di incrementare la produttività. E a questo scopo il metodo privilegiato è uno: lavorare esattamente con veicoli tagliati su misura delle esigenze di trasporto. Prendete i veicoli Low Deck. Questo nome, all’apparenza astruso (ma in Nord Europa, contrariamente che da noi, ne fanno largo uso), indica una tipologia di mezzo a telaio ribassato, livellato a 0,79 invece che a 0,98.
A cosa serve? Essenzialmente a trasportare e a ottimizzare il carico di merci gran volume, come polistirolo e mobili. Ma all’occorrenza va benissimo anche per altro. Prova ne sia che stamattina alla Inter Truck di Anzola Emilia (BO), intraprendente concessionaria DAF attiva dal 1982, sono stati consegnati a Lorenzo Menabue, titolare dell’omonima impresa di trasporti ed eventi con sede a Modena, nel cuore della Motor Valley, ben quattro trattori stradali DAF XF 105.460 proprio in versione Low Deck, due con cabina Space e cambio manuale ZF a 12 rapporti, due con cabina SuperSpace e cambio automatizzato ZF a 12 rapporti.
I quattro veicoli – che entrano in servizio all’interno di una flotta di una dozzina di mezzi – hanno una mission speciale: trasportare auto di lusso. «L’azienda è stata fondata da mio padre nel 1967, l’anno in cui sono nato – ci racconta Lorenzo Menabue – e da sempre ci occupiamo del trasporto di auto come Ferrari, Maserati, Lamborghini, Rolls Royce, in occasione di consegne costruttore-concessionario, ma anche di rievocazioni storiche, manifestazioni fieristiche, gare in pista, ma non solo. Tra i nostri clienti per esempio abbiamo anche Google per cui trasportiamo in tutta Europa le auto attrezzate con le telecamere per le riprese di Google Street View. I nostri veicoli percorrono mediamente 120 mila chilometri l’anno lungo tutta Europa, i nostri viaggi arrivano fino in Russia e in Turchia e il nostro personale, sia viaggiante sia all’interno dell’azienda, è giovane e motivato».
Qual è il motivo per cui Menabue si sia indirizzato a veicoli Low Deck? Il motivo è semplice. Rispetto a un veicolo tradizionale, uno con telaio ribassato presenta diversi vantaggi. Innanzi tutto c’è quello pratico di facilitare le operazioni di carico e scarico delle auto da trasportare, che vista la delicatezza (nonché il valore) avviene rigorosamente a mano, senza cioè metterle in moto.
Ma soprattutto il telaio ribassato consente di aumentare il volume di carico e quindi lo spazio libero per la movimentazione. E rispetto ad alcuni modelli di auto questo equivale a un vantaggio di non poco conto. Volete un esempio? Consideriamo per esempio le Rolls Royce, che presentano un’altezza considerevole. Ebbene, caricandole su bisarche agganciate a trattori con telaio tradizionale si riuscirebbe a trasportarne tre alla volta. Con i veicoli Low Deck entrati in dote alla Menabue, invece, si potrà riuscire a portare il carico a sei auto al colpo. In pratica un incremento deciso della produttività per ogni singolo viaggio e quindi dei margini operativi.
Ma siccome l’attenzione alla produttività non è mai abbastanza nella configurazione del veicolo ci si è concentrati su ogni singolo dettaglio utile a questo scopo. Esemplare in tal senso è il rapporto al ponte, individuato considerando anche la tipologia di pneumatici montati sul veicolo, che non sono i tradizionali /80, mai più bassi /60 (vale a dire circa 6 cm più bassi), privilegiati perché contribuiscono a incrementare la tenuta di strada e il comfort di guida, ulteriormente garantito dall’adozione di sospensioni pneumatiche sia davanti che dietro. Ebbene per ottimizzare la catena cinematica il rapporto al ponte è stato individuato nel 2,53, invece che al 2,80, allo scopo di contenere i giri del motore a 1275 quando si viaggia a 85 km/h. E alla fine dell’anno è tutto gasolio che si risparmia…
A cosa serve? Essenzialmente a trasportare e a ottimizzare il carico di merci gran volume, come polistirolo e mobili. Ma all’occorrenza va benissimo anche per altro. Prova ne sia che stamattina alla Inter Truck di Anzola Emilia (BO), intraprendente concessionaria DAF attiva dal 1982, sono stati consegnati a Lorenzo Menabue, titolare dell’omonima impresa di trasporti ed eventi con sede a Modena, nel cuore della Motor Valley, ben quattro trattori stradali DAF XF 105.460 proprio in versione Low Deck, due con cabina Space e cambio manuale ZF a 12 rapporti, due con cabina SuperSpace e cambio automatizzato ZF a 12 rapporti.
I quattro veicoli – che entrano in servizio all’interno di una flotta di una dozzina di mezzi – hanno una mission speciale: trasportare auto di lusso. «L’azienda è stata fondata da mio padre nel 1967, l’anno in cui sono nato – ci racconta Lorenzo Menabue – e da sempre ci occupiamo del trasporto di auto come Ferrari, Maserati, Lamborghini, Rolls Royce, in occasione di consegne costruttore-concessionario, ma anche di rievocazioni storiche, manifestazioni fieristiche, gare in pista, ma non solo. Tra i nostri clienti per esempio abbiamo anche Google per cui trasportiamo in tutta Europa le auto attrezzate con le telecamere per le riprese di Google Street View. I nostri veicoli percorrono mediamente 120 mila chilometri l’anno lungo tutta Europa, i nostri viaggi arrivano fino in Russia e in Turchia e il nostro personale, sia viaggiante sia all’interno dell’azienda, è giovane e motivato».
Qual è il motivo per cui Menabue si sia indirizzato a veicoli Low Deck? Il motivo è semplice. Rispetto a un veicolo tradizionale, uno con telaio ribassato presenta diversi vantaggi. Innanzi tutto c’è quello pratico di facilitare le operazioni di carico e scarico delle auto da trasportare, che vista la delicatezza (nonché il valore) avviene rigorosamente a mano, senza cioè metterle in moto.
Ma soprattutto il telaio ribassato consente di aumentare il volume di carico e quindi lo spazio libero per la movimentazione. E rispetto ad alcuni modelli di auto questo equivale a un vantaggio di non poco conto. Volete un esempio? Consideriamo per esempio le Rolls Royce, che presentano un’altezza considerevole. Ebbene, caricandole su bisarche agganciate a trattori con telaio tradizionale si riuscirebbe a trasportarne tre alla volta. Con i veicoli Low Deck entrati in dote alla Menabue, invece, si potrà riuscire a portare il carico a sei auto al colpo. In pratica un incremento deciso della produttività per ogni singolo viaggio e quindi dei margini operativi.
Ma siccome l’attenzione alla produttività non è mai abbastanza nella configurazione del veicolo ci si è concentrati su ogni singolo dettaglio utile a questo scopo. Esemplare in tal senso è il rapporto al ponte, individuato considerando anche la tipologia di pneumatici montati sul veicolo, che non sono i tradizionali /80, mai più bassi /60 (vale a dire circa 6 cm più bassi), privilegiati perché contribuiscono a incrementare la tenuta di strada e il comfort di guida, ulteriormente garantito dall’adozione di sospensioni pneumatiche sia davanti che dietro. Ebbene per ottimizzare la catena cinematica il rapporto al ponte è stato individuato nel 2,53, invece che al 2,80, allo scopo di contenere i giri del motore a 1275 quando si viaggia a 85 km/h. E alla fine dell’anno è tutto gasolio che si risparmia…