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Il futuro per Geotab: connessione totale e analisi incrociata dei dati

La progressiva affermazione dell'elettrico, la telematica gestita dalle “intelligenze artificiali”, l'analisi dei dati in funzione predittiva e nelle scelte di gestione delle flotte: sono alcune delle scelte che, secondo la società leader globale nella tecnologia per veicoli connessi, caratterizzeranno la mobilità del futuro (ma che in parte già influenzano i trasporti di oggi)

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Organizzato all’interno della iconica Palazzina Appiani di Milano, il Partner Day 2023 di Geotab Italia, società che si occupa di connessione tra veicoli e fleet management, è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione del mercato italiano della telematica e sui nuovi strumenti che porteranno a un livello superiore l’analisi dei dati e il loro utilizzo funzionale, per aiutare al meglio flotte e aziende su consumi, sicurezza e costi.

Franco Viganò, responsabile Italia e direttore strategico sviluppo di Geotab

TELEMATICA IN ITALIA SUL 24% DEI VEICOLI COMMERCIALI

«Il mercato italiano è sicuramente uno dei più importanti – ha ricordato Franco Viganò, responsabile Italia e direttore strategico sviluppo di Geotab – Si tratta infatti del secondo mercato dopo la Germania per le flotte commerciali e, dopo la Francia, per i commerciali leggeri, mentre nel settore truck è terzo in Europa dopo Polonia e Germania». La penetrazione della telematica in Italia si situa attorno al 24% (dato medio dei veicoli commerciali), ma «è un mercato in costante crescita che raggiungerà, secondo le previsioni, il 35% entro il 2025 e il 50% nei prossimi 5 anni».

I CINQUE TREND PRINCIPALI PER LA MOBILITÀ

Viganò ha poi spiegato che nel 2023 la mobilità seguirà 5 trend principali: l’intelligenza artificiale applicata alla telematica, con la capacità di analizzare i dati per connetterli tra loro, anche in funzione predittiva (la cosiddetta Telematica 3.0, dopo quelle basate sulla sola geolocalizzazione e sul reperimento delle informazioni tramite centraline installate sui veicoli); la sostenibilità, attraverso la mobilità elettrica; le connessioni OEM e il mondo del noleggio; il mondo dei trasporti; la video telematica “intelligente”.
In particolare per il trasporto merci, il direttore ha ricordato che in Europa circa 1 milione di veicoli commerciali vengono gestiti mediante sistemi telematici e che Geotab è particolarmente competitiva in questo ambito, avendo assorbito da tre anni e mezzo la spagnola Intendia, azienda di ingegneria specializzata nello sviluppo di dispositivi progettati per leggere dati sul Canbus in modalità contactless e nell’integrazione del tachigrafo digitale.

L’ANALISI DEI DATI E GLI STRUMENTI PER COLLEGARLI IN FUNZIONE PREDITTIVA

Stefano Peduzzi, vicepresidente europeo per le soluzioni e operazioni tecnologiche di Geotab

Stefano Peduzzi, vicepresidente europeo per le soluzioni e operazioni tecnologiche di Geotab, si è poi soffermato su un tema di importanza capitale: l’analisi dei dati. «Nel mondo i veicoli connessi sono ormai 3,5 milioni – ha sottolineato – e ogni giorno vengono elaborati, sulla base delle info raccolte, oltre 55 miliardi di record. I nostri archivi contengono ben 18 mila terabyte di dati: una massa imponente che cerchiamo di utilizzare a favore di flotte e aziende, analizzandoli e intrecciandoli in modo propositivo».
Si tratta prevalentemente di dati riferiti al motore (elettrico o a combustione interna) e agli stili di guida/accelerazioni, che vengono trattati da Geotab con un team specializzato di 70 persone che utilizzano tecniche come il “machine learning” – la capacità di predire azioni e prendere decisioni sulla base delle informazioni ricevute – per elaborare strategie utili alle aziende.
Gli strumenti usati da Geotab sono di tre tipi. Nell’Analitycs Lab vengono elaborati nuovi modelli di analisi dei dati, poi sottoposti per 6 mesi al giudizio delle flotte e quindi migliorabili. Un modello permette per esempio di riconoscere gli incidenti con un’accuratezza del 95%. Quando viene raggiunto il limite di accelerazione della soglia di incidente, il dispositivo inizia a raccogliere secondo per secondo i dati del GPS, dell’accelerazione e del pedale del freno a una frequenza di 100 Hz. «Ma il processo è ancora lento (40 minuti per l’identificazione del sinistro) – precisa Peduzzi – per cui gli esperti Geotab stanno lavorando a un nuovo modello per ridurre questo intervallo a meno di 7 minuti».
Altro strumento è l’Active Insights, che si occupa di modelli accurati e predittivi che, ad esempio, sono capaci di riconoscere in automatico dove i mezzi si fermano e classificare così le diverse zone di sosta. Altri sette modelli riguardano la manutenzione e i singoli problemi che si possono manifestare in questo ambito, oppure i costi del veicolo e i consumi.
«Per le analisi di lungo periodo – aggiunge Peduzzi – abbiamo infine sviluppato il Data Connector, un sistema che in automatico aggrega i dati della flotta e li rende disponibili, integrandoli con strumenti di busines intelligence. È così possibile calcolare ad esempio la tendenza del consumo di carburante in sosta a motore acceso e così via».

MY GEOTAB E LA SUA ROADMAP

Il vicepresidente ha poi parlato della roadmap – ovvero dei traguardi e degli sviluppi futuri – di My Geotab, la piattaforma di gestione delle flotte aziendali che consente di visualizzare, in un’unica soluzione, le informazioni sul veicolo e sul conducente, utilizzandole per prendere decisioni aziendali utili e in tempi brevi.

«È una piattaforma orizzontale, configurabile e flessibile – ha raccontato – utilizzata da 44 mila flotte nel mondo, con un estremamente affidabile uptime (tempo di operatività) del 99,997%. Le informazioni vengono gestite da 6.500 server, con un investimento di 140 milioni di dollari».
A breve la piattaforma verrà integrata da nuove funzionalità rispetto alla versione attualmente più in uso ossia la 8.0, che ha introdotto il monitoraggio dei trailer, l’abbinamento automatico tra motrice e rimorchio e la condivisione della posizione dei mezzi con partner e clienti attraverso un link creato dal sistema. In questi giorni viene rilasciata la versione 9.0, che presenta il modulo tachigrafo nativo, ovvero completamente integrato, il trattamento differenziato di dati di tipo personale con quelli business e altre proprietà personalizzabili, come la possibilità di inserire nuovi campi e visualizzarli sul dashboard. Prima dell’estate arriverà la versione 10, che presenta una reportistica più veloce ed interattiva, ma soprattutto un centro di sicurezza stradale che si occuperà degli stili di guida degli autisti attraverso un’interfaccia centralizzata, «confrontando gli stili di guida della nostra flotta con quelli migliori della categoria negli specifici settori di affari (consegne, trasporti, ecc.) e valutando anche l’incidenza dei sinistri». Infine durante l’estate verrà rilasciata la versione 11, con una nuova interfaccia, che conterrà un innovativo centro di manutenzione (con la possibilità di vedere in un’unica schermata i costi manutentivi della flotta e confrontarli con quelli di flotte simili) e la predizione dell’autonomia di un veicolo elettrico, basata anche sullo stato di salute della batteria e sul tipo di utilizzo del mezzo.
«Per il futuro – conclude Peduzzi – stiamo lavorando a nuove soluzioni, in particolare sulle EVSA (Electric Vehicle Suitability Assessment, cioè analisi di sostenibilità dei veicoli elettrici). Parliamo di strumenti che aiutino a capire dove posizionare le colonnine di ricarica e, molto importante, delle EVSA dei veicoli pesanti, ovvero della compatibilità dei mezzi endotermici delle flotte con la nuova tecnologia elettrica».

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