Mancava da tempo un veicolo medio specifico nella gammaFord, un furgone che coprisse in maniera originale l’intervallo tra i 25 e i 30q. Un segmento che parzialmente era coperto dal grande Transit con le versionipiù leggere. Adesso, con l’arrivo del Custom, la Ford ha il «giocatore» giustoper il ruolo specifico.
Il Custom entra in pieno nella categoria dei furgonimedi e porta, grazie alla sua concezione molto recente, una serie di interessantisoluzioni pratiche e tecnologiche abbinate a un’ampia capacità di carico.
Ilpercorso di prova
Tantichilometri in città, parcheggi in situazioni difficili, qualche sgroppata fuoriporta, per allungare il passo ai 125 cv del Custom. Come al solito, il terrenodi prova scelto per un furgone medio rispecchia il tipo di missioni che saràchiamato a svolgere.
Incittà
Ilvolante piccolo e preciso, insieme all’ottima visibilità rendono facile la guidadel Custom in città, anche nelle situazioni di traffico più esasperato. Sapereche il paraurti anteriore è in tre pezzi e che un eventuale colpo noncostringerà alla sostituzione dell’intero frontale infonde anche maggioretranquillità.
Glispecchi esterni sono ben dimensionati e coprono quasi interamente tutti gliangoli di visuale.
Laposizione della leva del cambio è corretta, e si raggiunge facilmente.
Abbiamoparcheggiato molto frequentemente, anche in spazi al limite: in questi casi laprogressività del servosterzo e la comoda – ma cara – telecamera posteriore consensori per il parcheggio ha trasformato manovre difficili in un gioco daneopatentati.
Intutte le situazioni i 125 cv del motore Duratorq, con l’80% della coppiamassima disponibile già a 1.300 giri, rispondono adeguatamente alle esigenze.Efficacenell’abbattere i consumi il sistema start&stop, di serie, che spegne ilmotore nei tanti casi in cui, in città, si deve stare fermi in attesa delverde.
Sulmisto
Strapazzatosu strade strette, ricche di curve e di saliscendi, il Custom ha dato ottimaprova delle sue caratteristiche. In primo luogo l’azione di contenimento delsedile e la buona posizione di guida rendono stabile l’assetto del corpo di chiguida. Precisione e progressività di sterzo e servosterzo fanno pennellare lecurve in scioltezza.
La tenuta di strada è garantita da una serie di modificheal disegno del telaio. Ford ha infatti irrigidito del 50% il telaio secondario,aumentato del 10% l’azione della barra antirollìo e aumentato del 90% larigidità delle boccole del braccio anteriore. Anche gli pneumatici più larghi,a partire dalle misure minime 195/70R15 aiutano a incollare il Custom allastrada.
Inautostrada
Nonsono stati tanti i km percorsi in autostrada, ma sufficienti a capire che un lungoviaggio con il Custom non è un problema. Posizione di guida, allineamento convolante e pedaliera, spazio a bordo, silenziosità e potenza sufficiente, sono tutti elementiche permettono al Custom di macinare in tranquillità anche molte centinaia dichilometri. Potente e progressiva l’azione dei freni a disco assistita oltreche dall’ABS e dall’EBD, anche dall’ESP e dal controllo adattivo che calcola ladislocazione del peso del carico.A chipuò e vuole affrontare una spesa supplementare consigliamo il sistema integraledi infonavigazione con radio cd, dab, usb, navigatore e bluetooth con comandivocali e sistema di chiamata di assistenza ed emergenza automatica. Permette,in qualsiasi situazione, di essere informati, aiutati nel trovare anche stradepiù nascoste e, soprattutto, a utilizzare il telefonino senza togliere le manidal volante.
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sul numero di giugno di Uomini e Trasporti, consultabile nell’area riservata