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Gis 2021, ottava edizione: a Piacenza per sollevare il mondo

Dal 7 al 9 ottobre scorsi siamo stati alla fiera emiliana per vedere da vicino tutte le più importanti novità del settore del sollevamento e della movimentazione industriale. In questa prima panoramica vi raccontiamo ciò che di meglio i protagonisti del comparto dei «carrelloni» hanno messo in mostra, da Faymonville a Goldhofer, da Meusburgher a Noteboom fino alle italiane Bertoja, De Angelis, Rigaudo e OCM

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Ancora un successo per il Gis, la fiera italiana dedicata agli operatori del settore del sollevamento e dei trasporti eccezionali che mette in mostra le ultime novità in fatto di piattaforme aeree e gru.

Tenutasi a Piacenza dal 7 al 9 ottobre, la manifestazione ha registrato la cifra record di 14.000 visitatori (5.000 in più rispetto all’edizione precedente). «La fiera ha funzionato bene, si è allargata ulteriormente rispetto agli anni precedenti», ha detto Fabio Potestà a capo del Gruppo Mediapoint, che organizza la fiera. In totale sono stati 100 gli espositori che hanno messo «in vetrina» i loro prodotti su circa 41.000 metri quadrati di superficie. Numeri che confermano il successo di un evento che ha trovato ormai la sua completa collocazione nel circuito internazionale delle grandi manifestazioni fieristiche.

Le novità presentate al Gis sono state davvero tante e di grande interesse per chi lavora nel mondo delle macchine e delle attrezzature per il sollevamento e la movimentazione industriale. Abbiamo deciso di raccontarvi il meglio di questa manifestazione in un servizio in tre parti, ciascuna dedicata ad un comparto: in questa prima parte ci focalizziamo sui carrelloni, mentre qui vi raccontiamo delle gru e qui invece delle piattaforme e autogru. Ebbene, rompiamo gli indugi e partiamo subito!  

Faymonville e Cometto, presenza «pesante»

Fra i grandi gruppi del settore, al Gis non poteva mancare il più importante allestitore europeo, e mondiale, con a capo Alain Faymonville, che ha rilevato tre anni fa la piemontese Cometto. «Quest’anno – spiega Giovanni Monti, AD della Cometto – tutto il Gruppo ha avuto un giro di affari di 300 milioni di euro (circa 3.000 allestimenti), con 1.100 assunti, solo in Cometto, in tre anni: da 125 dipendenti siamo passati a 200. Ogni due giorni dal nostro stabilimento di Borgo San Dalmazzo esce un modulare, che consegniamo in tre mesi dall’ordine. L’anno scorso abbiamo investito sei milioni di euro per rinnovare linee e spazi, dalla carpenteria ai magazzini».

Come Faymonville era esposto un VarioMax Plus, «un mezzo a cinque assi che può arrivare – spiega Giovanni Tomatis della Faymonville Italia – con ulteriori moduli fino a dieci assi, ma senza cambiare la sterzatura». Accanto, il due assi MAX 510 da 34.050 chili di portata utile. Come Cometto, invece, era esposto il modulo Eco 1000 a due assi, semovente con unità Power pack integrata Deutz diesel, ibrida o elettrica, e carico utile di 1.000 tonnellate. Infine, spazio anche alla presentazione delle soluzioni digitali, come il sistema CSM, Cometto management software, e Cosmo, un software che inserendo le specifiche del carico analizza automaticamente la configurazione di trasporto e mostra l’analisi della stabilità, la grafica del momento flettente, lo spostamento e la sollecitazione di taglio.

Goldhofer alla carica con tre novità

Presenza importante al Gis anche per Goldhofer, che ha portato tre novità e promosso ancora la stretta collaborazione con la mantovana CarpenCar per la parte legata ai lavori di officina e di assistenza in garanzia. La prima novità riguarda la nuova generazione di semirimorchi autosterzanti della serie Stepstar, semplici nell’utilizzo e in grado di offrire un carico utile di 26,3 t.

A seguire, la famiglia Arcus dotata di un sistema di guida innovativo che, in combinazione con l’altezza di carico estremamente bassa di 790 mm, offre un vantaggio decisivo in termini di manovrabilità, prestazioni e redditività.

Terza novità, il modulare Addrive Pst/Sl, lungo 6 metri o 9 e largo 3 (a 4 o 6 assali), una soluzione che combina i vantaggi di un modulo trainato per impieghi gravosi con quelli di un veicolo semovente.

La seconda volta di Meusburgher

Sempre dalla Germania, e per la seconda volta alla fiera piacentina, era presente anche il costruttore Meusburgher che, con una produzione annuale di circa 2.000 mezzi, si conferma una delle medio aziende più grandi d’Europa.

Il costruttore ha esposto un mezzo a tre assi ribassato con pianale posteriore sollevabile e pieghevole. Ha una tara di 10.700 kg e un peso tecnico di 41.500 kg. Il piano è lungo 10.050 mm, il collo di cigno 3.600 mm, l’altezza del piano è 890 mm e l’altezza della rampa abbassata di 600.

Arriva l’olandese volante, Nooteboom

Dall’Olanda, invece, è «volata» su Piacenza Nooteboom, mostrando il suo carrellone a 4 assi collo d’oca OSDS 50-04V, prodotto nel nuovo stabilimento di Wijchen. L’azienda è specializzata nel programma OSDS (semirimorchi a pianale ribassato), che permette di trasportare carichi molto importanti pur avendo una massa a vuoto di appena 8,5 ton.

Il carrellone di Nooteboom è estensibile quasi a 20 metri con specifiche adatte al mercato italiano. Un secondo mezzo in mostra era il tre assi OSD-48.0eV.

Bertoja, the «power of trailers»

Fra gli italiani, Bertoja ha esposto due grandi veicoli pensati per i trasporti voluminosi. Il primo è un 4 assi tipo SR Spa 4A da 13.800 mm di lunghezza, con il piano di carico da 10.300 (alto da terra 820) e l’allungamento da 6 metri. Porta 24.250 chili e ne pesa 13.750. Il secondo è un 3 assi Sp 77BT Cs lungo, da chiuso, 15.620 mm e con uno sfilo, alto da terra di 200 mm, e lungo 5.500. Pesa 20.500 chili e ne trasporta 56.500.

«Il settore dell’edilizia – dice Andrea Bertoja – è quello che manifesta più interesse e necessità di nuovi trailer, con tempi allungati come consegne. Se andrà in porto, poi, il Progetto 18 vi saranno molte più richieste di nuovi allestimenti a cui cercheremo di fare fronte».

De Angelis cala il poker

Restando in Italia, De Angelis ha presentato quattro mezzi:

  • un semirimorchio legale 4 assi di nuova generazione Serie G-Light con ribassamenti laterali, passo differenziato fra 2° e 3° assale per ottenere una altezza dal suolo maggiore;
  • un 3 assi legale telescopico serie G-Light caratterizzato da una lunghezza molto compatta da chiuso (veicolo costruito su misura per agganciamento a trattore con gru retro-cabina);
  • un nuovo rimorchio super-ribassato 4 assi in versione 2+2 con sponde in alluminio;
  • una biga rimorchio 2 assi con sponde, dedicato al trasporto zavorre delle autogru.

Gis a trazione italiana

Tra gli allestitori italiani era presente anche la piemontese Rigaudo, specializzata in rimorchi per trasporti pesanti, che ha portato in fiera un collo di cigno (oscillante idraulico) a 4 assi + 2, da 12 tonnellate l’uno.

A chiudere la presenza degli espositori nostrani i trailer della OCM di Frosinone con il doppie rampe Bull Trailers Taurus, a 3 assali con sospensioni pneumatiche da 11 ton ROR, freni a tamburo, 1°asse sollevabile, 3° asse auto-sterzante.

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Dalbi e le vasche per camion

Unica vasca presente in fiera quella di Dalbi, che ha messo in mostra un semirimorchio con allestimento specifico per la distribuzione del carico, con sistema automatico che permette lo scarico di veicoli satellite ad una quota inferiore agli 80 cm, completamente autonomo in quanto non necessita di automezzo specifico per il funzionamento. Il semirimorchio è dotato di un motore elettrico e trasmette la posizione all’operatore, al termine del lavoro.

È lungo 9.090 mm, Alto 3.976 mm e largo 2.520 mm. Porta 26.900 kg, ha un volume di 22 m3. La vasca mobile ha il volume di 4.3 m3 a sportelli chiusi, e di 7,7 se aperti. La sua portata totale arriva a 4.000 kg.

Anche Scania tra i protagonisti

Come unico costruttore di camion la Scania, che ha esposto l’R660 A6X4H4 con Active powertrain control e Opticruise di 5° generazione e retarder Scania R4700D.

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