Dal 17 al 23 aprile Fercam parteciperà al Fuori Salone di Milano, in occasione della Design Week, attraverso Fercam Echo Labs (FEL) l’impresa sociale non a scopo di lucro da lei creata, con al centro programmi di Corporate Social Responsibility.
In particolare, FEL esporrà gli arredi di un progetto di eco-design realizzato in upcycling dalla sua falegnameria sociale e in simbiosi industriale con Fercam Fine Art (società che si occupa del trasporto di opere d’arte), riutilizzando casse e imballi in legno della filiera logistica dell’arte altrimenti destinati allo smaltimento. Ricordiamo che l’upcycling, noto anche come riutilizzo creativo, è il processo di trasformazione di materiali di scarto, prodotti inutili o indesiderati in nuovi oggetti percepiti come di maggiore qualità, a cui viene attribuito un valore artistico o ambientale.
COSA FA FERCAM ECHO LABS
«Abbiamo costituito un anno e mezzo fa FEL – spiega Dino Menichetti, presidente di Fercam Echo Labs e responsabile regionale Fercam – per sviluppare alcuni progetti, tra cui il recupero di materiali di scarto della filiera logistica, in particolare il legno, che viene scartato nell’ordine di migliaia di tonnellate (pallet a perdere, casse di trasporto, ecc.). Attraverso il recupero di questo materiale, l’obiettivo era quello di costruire degli arredi per esterno e interno, a disposizione dei lavoratori della logistica per momenti di socialità, comfort e pausa pranzo. In questo progetto abbiamo coinvolto Luigi Cuppone, fondatore di Laboratorio Linfa e professore all’Università del design di Roma (IED e ISIA), includendo inoltre categorie fragili come i richiedenti asilo, persone in stato di necessità ecc. Finora abbiamo assunto in FEL tre persone che abbiamo formato come artigiani falegnami».
IL PROGETTO DI RIUTILIZZO DI MATERIALI PER TRASPORTO DI OPERE D’ARTE
Da questo punto di partenza Fercam Echo Labs ha deciso poi di supportare le attività logistiche di Fercam e clienti con altri progetti che potessero migliorare gli impatti ambientali in una logica di economia circolare. «Operando in simbiosi industriale con Fercam Fine Art, che trasporta le opere d’arte impiegando casse e imballi prodotti dalla sua falegnameria tradizionale – sottolinea Menichetti – FEL ha realizzato le casse in logica di progettazione sostenibile e soprattutto le recupererà quando tornano dalla mostra per riutilizzarne i materiali in progetti di eco-design. Nel caso specifico, quelli esposti al Fuori Salone sono arredi che in seguito verranno installati nella sala mensa della filiale Fercam di Milano, che ci aveva appunto richiesto di allestire la sala con legno riciclato. Con il legno dei pannelli abbiamo costruito tavoli, panche, sgabelli e un bancone per eventi aziendali; abbiamo poi recuperato l’Ethapoam, il polietilene assorbente per imballaggi che viene usato per ammortizzare urti e proteggere le opere d’arte nel trasporto, una sorta di gommapiuma più densa e costosa, che è stata utilizzata per fare i cuscini, poi fatti foderare da una sartoria sociale con jeans di altre filiali che dovevano essere buttati».
PER RIDURRE LO SPRECO LE PIATTAFORME “NON SI BUTTA VIA NIENTE” E “REGUSTO”
Inoltre, presso la ricicleria “Repubblica del design”, insieme a Davide Crippa, ricercatore IUAV di Venezia e direttore del master in design innovation management, Fercam ha aderito a «Non si butta via niente», una piattaforma di sharing di allestimenti museali. L’idea è che un museo che nei suoi magazzini ha casse per allestimenti di mostre può metterli in condivisione con altri musei per evitare di costruirne di nuovi per poi smaltirli.
Durante la manifestazione Fercam tratterà anche di come misurare gli impatti positivi dei prodotti che non finiscono nel ciclo dei rifiuti, attraverso indicatori ambientali sviluppati in partnership con Regusto, il primo portale per la gestione delle donazioni che permette di ridurre lo spreco e convertirlo in valore. La piattaforma Regusto ha sviluppato un sistema a cui si iscrivono le aziende profit, società a rischio spreco, e altre del terzo settore (più di 400), come Croce Rossa, Banco Alimentare, ecc. Le prime possono inserire i prodotti a rischio spreco nella piattaforma e donarli al terzo settore, col vantaggio che i prodotti non devono essere smaltiti o impattare sull’ambiente e le aziende risparmiano i costi di smaltimento e hanno benefici fiscali. Oggi Fercam sta mappando tutto il legno che ha donato a FEL, poi la donazione è stata trasformata da Regusto, in collaborazione con l’Università di Perugia, in indici di impatto (CO2 risparmiata, pasti equivalenti risparmiati, ecc.) che vanno su una dashboard che l’azienda può consultare per vedere gli effetti di queste azioni di upcycling.
ALTRI PROGETTI SOSTENIBILI, RICERCA DI SINERGIE E FINALE DI FILM IMPRESA
Sempre attraverso Regusto, FEL sta lavorando su altri progetti di recupero in diverse filiere, come quello del riutilizzo dei set cinematografici per fare arredi di design, ma anche il riuso dei teloni dei camion dismessi che, per esempio, l’anno scorso sono stati impiegati per far fare a un’associazione che supporta i ragazzi affetti da sindrome di Down 2.000 portafogli per i dipendenti Fercam.
Un’ultima attività in corso è quella della realizzazione di un giardino verticale in un pozzo luce presso la centrale di biogas a Vipiteno, in cui Fercam ha una partecipazione societaria, costruito in modo sostenibile con legno di pallet e teloni smontabili che accoglieranno terra e piante.
Ritornando al Design Week, mercoledì 19 Aprile Fercam presenterà il progetto «REcrate: eco-design, upcycling e creatività al servizio dell’arte». La ricerca di sinergie tra partner è al centro di un progetto di economia circolare che valorizza competenze eterogenee con una finalità comune: presentare un modello innovativo e più responsabile per la logistica dell’arte.
Infine «Fercam Echo Labs – Impronta Positiva» è arrivato in finale al premio Film Impresa nella categoria II&S ‘Innovation Image & Sound’ che segnala la migliore opera audiovisiva d’impresa. Il premio è un’iniziativa ideata e realizzata da Unindustria per valorizzare, esaltare e raccontare i valori e la realtà delle imprese e dei suoi lavoratori.