Per adesso c’è il nome, ma entro fine anno ci sarà anche il veicolo, pronto per affrontare il mercato. Si chiama infatti Citan, il nuovo Van da Città di Mercedes, che si va a inserire nella fascia più leggera dell’offerta della Stella. È il frutto di un accordo di collaborazione con il Gruppo Renault-Nissan, basato sullo sfruttamento della piattaforma del Renault Kangoo, ma su questo aspetto in Mercedes minimizzano. E già a vedere questi bozzetti se ne capisce il perché: l’obiettivo, infatti, è quello di rendere il Citan un veicolo in tutto e per tutto Mercedes, a partire dal design – che nel frontale richiama in molti dettagli la nuova generazione della Classe A, dalla mascherina del radiatore ai fari, dai paraurti al cofano motore – per arrivare agli equipaggiamenti, qualitativamente ineccepibili sia in termini di comfort, sia in termini di sicurezza (che vuol dire che sicuramente includeranno l’ESP di serie su tutti i modelli). Per il resto le cose che si sanno sono molto poche.
La prima, essenziale, è la data del lancio sul mercato, previsto come detto per l’autunno, ma anticipato dalla prima uscita ufficiale, in calendario per il prossimo settembre al salone di Hannover.
La seconda riguarda la declinazione dell’offerta, articolata in tre diversi allestimenti: la Panel Van (vale a dire il furgone nudo e crudo), la Mixto (vale a dire la versione con vano di carico ridotto per includere la possibilità di trasportare anche passeggeri) e Crew Bus (specifica per trasporto persone).
La terza è relativa alle lunghezze. E qui la Stella rilancia rispetto all’andamento attuale del mercato, visto che alla duplicazione dell’offerta (a passo lungo e corto) proposta da alcune case, ne aggiunge una ulteriore, che porta a tre le alternative.
Rispetto alle motorizzazioni ci sono più che altro indiscrezioni. Alle tradizionali proposte a benzina e soprattutto diesel, si vocifera anche di una versione ibrida e di una elettrica. Ma la cosa non sarebbe una particolare novità visto che queste tecnologie sono già state ampiamente testate su altri Van Mercedes e visto pure che del diretto progenitore del Citan ne esiste una versione elettrica (il Kangoo ZE), addirittura premiata come van dell’anno.
La quarta cosa certa è che il Citan è un commerciale a tutti gli effetti, sia come origine produttiva, sia soprattutto – e questa è l’anticipazione – nella commercializzazione e nell’assistenza, nel senso che condividerà quella già esistente per gli altri Van della Stella, in considerazione del fatto che qui, rispetto alle vetture, siamo di fronte a tutt’altro tipo di clientela.
L’ultima cosa certa sono gli obiettivi di vendita: a Stoccarda non si sbilanciano (forse anche perché la “scottatura” del Vaneo ha lasciato qualche cicatrice) e stimano le vendita in una forbice tra le 28 mila e le 35 mila unità, pari al 4-5% del mercato. Manca da sapere il prezzo. Ma anche su questo aspetto l’esperimento Vaneo, posizionato esageratamente in alto, avrebbe dovuto insegnare qualcosa.
La prima, essenziale, è la data del lancio sul mercato, previsto come detto per l’autunno, ma anticipato dalla prima uscita ufficiale, in calendario per il prossimo settembre al salone di Hannover.
La seconda riguarda la declinazione dell’offerta, articolata in tre diversi allestimenti: la Panel Van (vale a dire il furgone nudo e crudo), la Mixto (vale a dire la versione con vano di carico ridotto per includere la possibilità di trasportare anche passeggeri) e Crew Bus (specifica per trasporto persone).
La terza è relativa alle lunghezze. E qui la Stella rilancia rispetto all’andamento attuale del mercato, visto che alla duplicazione dell’offerta (a passo lungo e corto) proposta da alcune case, ne aggiunge una ulteriore, che porta a tre le alternative.
Rispetto alle motorizzazioni ci sono più che altro indiscrezioni. Alle tradizionali proposte a benzina e soprattutto diesel, si vocifera anche di una versione ibrida e di una elettrica. Ma la cosa non sarebbe una particolare novità visto che queste tecnologie sono già state ampiamente testate su altri Van Mercedes e visto pure che del diretto progenitore del Citan ne esiste una versione elettrica (il Kangoo ZE), addirittura premiata come van dell’anno.
La quarta cosa certa è che il Citan è un commerciale a tutti gli effetti, sia come origine produttiva, sia soprattutto – e questa è l’anticipazione – nella commercializzazione e nell’assistenza, nel senso che condividerà quella già esistente per gli altri Van della Stella, in considerazione del fatto che qui, rispetto alle vetture, siamo di fronte a tutt’altro tipo di clientela.
L’ultima cosa certa sono gli obiettivi di vendita: a Stoccarda non si sbilanciano (forse anche perché la “scottatura” del Vaneo ha lasciato qualche cicatrice) e stimano le vendita in una forbice tra le 28 mila e le 35 mila unità, pari al 4-5% del mercato. Manca da sapere il prezzo. Ma anche su questo aspetto l’esperimento Vaneo, posizionato esageratamente in alto, avrebbe dovuto insegnare qualcosa.