Mentre impazza il dibattito se i biocarburanti saranno ammessi oppure no tra i combustibili del post-2035 e il mondo politico s’interroga sulla ridiscussione delle tappe della transizione energetica, arriva oggi una notizia che è passata quasi inosservata ma che potrebbe essere fondamentale per il futuro dei motori a combustione. A darla è stata Eaton, multinazionale che si occupa di sistemi di gestione intelligente dell’energia, che ha annunciato di star lavorando a un ventaglio di tecnologie per la gestione dell’aria nei motori diesel e della catena cinematica, nello specifico: un nuovo freno motore a compressione, la disattivazione di uno o più cilindri e soluzioni per la chiusura ritardata delle valvole di aspirazione. In buona sostanza, tutte soluzioni studiate per ridurre le emissioni e il consumo di carburante nei veicoli commerciali.
In un comunicato la società ha sottolineato come le norme che riguardano le emissioni dei motori diesel rappresentino «il fattore trainante dello sviluppo di nuove tecnologie del motore e del post-trattamento dei gas di scarico». E che, da questo punto di vista, «la capacità di riscaldare velocemente l’impianto di post-trattamento durante i cicli a freddo e le modalità operative a basso carico sono essenziali ai fini della riduzione delle emissioni degli ossidi di azoto». Mentre le tecnologie di attuazione variabile delle valvole (VVA) sviluppate da Eaton «consentono di gestire la temperatura dei gas di scarico e di migliorare il consumo di carburante».
Al momento non sono state rilasciate ulteriori dettagli tecnici a riguardo, ma presto se ne saprà di più. L’occasione sarà il Salone dell’auto di Shangai, che si svolgerà dal 18 al 27 aprile prossimi, dove Eaton sarà presente e mostrerà in anteprima il suo portafoglio di tecnologie a vocazione green.
