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Dakar 2020, continua la dinastia Kamaz. Iveco chiude ai piedi del podio

Gli equipaggi russi dominano ancora, piazzandosi al primo, secondo e quarto posto, con il trionfo di Andrey Karginov. Terzo Viazovich con la Maz. La casa italiana soddisfatta della sesta posizione di Van Kasperen della squadra ufficiale Petronas De Rooy, mentre un altro Iveco Powerstar si piazza quinto con il team Big Shock Racing

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Non è bastato passare dalle pampas argentine ai deserti sauditi. Nella categoria camion la Dakar 2020 è finita come negli ultimi 4 anni (e come 7 volte negli ultimi 8) e cioè con la netta affermazione dell’armata rossa Kamaz. l team russi hanno spadroneggiato con i loro Kamaz Master sui 7.800 km di percorsi tortuosi e impegnativi della penisola arabica, affrontati per la prima volta, vincendo ben 11 prove speciali delle 12 in programma e occupando i primi due posti (e il quarto) della classifica generale. Con questa le vittorie Kamaz alla Dakar salgono a 16, un vero e proprio dominio incontrastato.

L’equipaggio vincitore è quello di Andrey Karginov, Andrey Mokeev e Igor Leonov, con sette vittorie di tappa. Karginov è al suo secondo trionfo (il primo nel 2014) e succede al connazionale Nikolaev, che aveva conquistato le ultime tre edizioni.  Al secondo posto, distaccato di quaranta minuti, il team di Anton Shibalov, Dmitrii Nikitin e Ivan Tatarinov, a bordo del camion gemello. Sul terzo gradino, a interrompere la sinfonia russa, il Maz dell’equipaggio bielorusso di Siarhei Viazovich, Pavel Haranin e Anton Zaparoshchanka, ad oltre due ore di ritardo dal vincitore.

Gli altri ‘competitor’ non hanno purtroppo mai messo la testa avanti. Comunque il team ufficiale Petronas De Rooy Iveco si è detto soddisfatto del sesto posto del trio Van Kasteren-Rodenwald-Snjiders, a quattro ore di ritardo dalla vetta, mentre troviamo un Iveco Powerstar anche in quinta posizione con l’equipaggio Macik-Tomasek-Svanda per il team Big Shock Racing.

Van Kasteren, migliore della squadra dei Paesi Bassi per l’intera competizione, ha guadagnato una posizione nelle due tappe finali, con il sorpasso del ceco Ales Lopreis nella penultima prova, senza assistenza, in cui i corridori hanno dovuto affrontare un tratto di 80 km tra le dune in mezzo al nulla. Gli altri equipaggi ufficiali, quelli dell’andorrano Alberto Llovera e dell’olandese Michiel Becx (quest’ultimo su Trakker), hanno terminato rispettivamente al 15° e 16° posto. Llovera ha gareggiato con un veicolo adattato alle sue peculiari esigenze, per via delle conseguenze di un incidente sugli sci risalente a diversi anni fa.

Fuori classifica infine la quarta squadra di Victor Versteijnen, ritiratosi durante la quarta tappa per problemi meccanici. Ricordiamo che quest’anno il team italo-olandese non ha potuto contare su Gerard de Rooy, costretto ad astenersi dalla gara per via di un problema alla schiena e che ha tuttavia seguito il rally per guidare e consigliare i componenti del team.

Appuntamento in conclusione alla prossima edizione, che si terrà ancora una volta in Medio Oriente.

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La redazione di Uomini e Trasporti

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