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DAKAR 2018. Partita da Lima la 40esima edizione

Perù, Bolivia e Argentina, sono gli stati che verranno attraversati dal rally più seguito nel mondo. Dal 6 al 20 gennaio moto, quad, auto e camion attraverseranno deserti e tragitti impervi per guadagnarsi l’ambito podio. in gara anche il bergamasco Team Orobica Raid con tre Unimog 400; assente l'olandese Gerard De Rooy impegnato con l'Africa Eco Race

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Il 6 gennaio scorso è partita da Lima la 40esima edizione della Dakar, il rally più duro al mondo che da una decina di anni si corre in America Latina. Il rally attraverserà Perù, Bolivia e Argentina e si concluderà il 20 gennaio a Córdoba.

Le tappe della Dakar 2018

Sabato 6 gennaio: Lima – Pisco
Domenica 7 gennaio: Pisco – Pisco
Lunedì 8 gennaio: Pisco – San Juan de Marcona
Martedì 9 gennaio: San Juan de Marcona – San Juan de Marcona
Mercoledì 10 gennaio: San Juan de Marcona – Arequipa
Giovedì 11 gennaio: Arequipa – La Paz
Venerdì 12 gennaio: Giorno di riposo a La Paz
Sabato 13 gennaio: La Paz – Uyuni
Domenica 14 gennaio: Uyuni – Tupiza
Lunedì 15 gennaio: Tupiza – Salta
Martedì 16 gennaio: Salta – Belén
Mercoledì 17 gennaio: Belén – Chilecito
Giovedì 18 gennaio: Chilecito – San Juan
Venerdì 19 gennaio: San Juan – Córdoba
Sabato 20 gennaio: Córdoba – Córdoba

I numeri della Dakar 2018
Quest’anno gli iscritti sono 515, a bordo di 337veicoli, tra cui 190 tra moto e quad, 91 auto, 14 side by side e 42 camion, le nazioni rappresentate sono 54. 14 le tappe di questa edizione (due in più dello scorso anno), circa 9 mila i chilometri da percorrere, di cui 4.500 di prove speciali.

La prima tappa Lima-Pisco
Sulla pedana di partenza di El Pentagonito (Lima), anche tre Iveco Powerstar, alla prova con la prima speciale cronometrata di 31 chilometri in cui Ton van Genugten, del Team Petronas De Rooy Iveco, ha ottenuto il miglior risultato fra i tre Iveco tagliando il traguardo in 4° posizione. Davanti a lui: Aleš Loprais con il suo Tatra si è aggiudicato la prima vittoria di tappa davanti a Martin van den Brink su Renault Trucks ed Eduard Nikolaev con il suo Kamaz, vincitore della scorsa edizione della Dakar.
«Le nostre aspettative si sono rivelate corrette – ha detto van Genugten – È andata davvero bene. Il tracciato attraverso le dune ci ha permesso di spingere sull’acceleratore, ma non è stato affatto facile».

La seconda tappa Pisco-Pisco
Seconda tappa di 267 chilometri, intorno a Pisco, dove protagoniste sono state le dune di Ica, una dove la navigazione è stata fondamentale e che ha visto un cambio alla testa della classifica dove si è insediato Il russo Eduard Nikolaev che ha dominato la seconda tappa. Il ceco Aleš Loprais è sceso al secondo posto mentre è salito al terzo l’argentino Federico Villagra. 

Un Team tutto Italiano
Sono in totale 22 gli equipaggi italiani che partecipano a questa edizione della Dakar, ma solo uno per la categoria dei camion con il Team Orobica Raid di Giulio Verzeletti, bergamasco di Telgate, che corre insieme ai due cremaschi Antonio e Raffaella Cabini, rispettivamente padre e figlia (classe 1996, è la ragazza più giovane iscritta alla Dakar). Dopo una partecipazione lo scorso anno a bordo di due Fiat Panda 4×4 (Pandakar), quest’anno ci riprovano con 3 camion Mercedes Benz Unimog 400 4×4 completamente rinnovati. Al traguardo della prima tappa i 3 equipaggi del Team Orobica, sono arrivati uno dopo l’altro: Nicola Montecchio 33esimo, Paolo Calabria 34esimo e Antonio Cabini 35esimo.

Un Grande Assente
Non passa inosservata l’assenza dell’olandese Gerard De Rooy con il suo Iveco Petronas, che quest’anno ha preferito i percorsi e road book più impegnativi dell’Africa Eco Race, che si corre quasi in contemporanea, “figlia” della Parigi-Dakar, partita da Montecarlo il 31 dicembre scorso e che si concluderà proprio a Dakar domenica 14 gennaio 2018.

 

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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