Chilecito-Tucumán, tappa impegnativa questa quinta della Dakar 2014, con i suoi 911 chilometri complessivi (la più lunga in assoluto) di cui 527 km di Speciale che hanno visto la vittoria del russo Dmitri Sotnikov con il suo Kamaz-Master, seguito dal connazionale Karginov. Terzo arrivato De Rooy, con un ritardo di 12 minuti.
«La battaglia è cominciata subito all’inizio del tracciato. Il percorso si è rivelato molto impegnativo e siamo rimasti bloccati in mezzo alle dune; mentre stavamo lottando per riprendere il cammino abbiamo rotto il semiasse dell’asse posteriore. Una situazione complicata che ci ha costretto già nella fase iniziale della speciale a viaggiare su una superficie molto soffice con soltanto tre ruote motrici e il grosso rischio di rompere l’intero differenziale. Del resto, per effettuare la riparazione occorreva almeno mezz’ora, una sosta troppo lunga che non potevamo permetterci». Così il racconto della lunga ed estenuante quinta tappa da parte di Gerard de Rooy, che prosegue «Quando abbiamo finalmente ripreso a muoverci abbiamo poi mancato un punto di controllo intermedio, in cui si dovrebbe transitare entro un raggio di 300 metri per evitare minuti di penalità in classifica. A peggiorare le cose, abbiamo forato di nuovo a 50 km dal traguardo della prima parte della tappa. A quel punto abbiamo deciso di proseguire senza cambiare la gomma , continuando a mantenere la pressione degli pneumatici con il compressore, sino a quando siamo arrivati nella zona neutrale e l’abbiamo sostituita. Nel complesso quindi il modo più complicato e pesante per iniziare questa quinta tappa.»
Gerard de Rooy con il suo Iveco Powerstar è saldamente in vetta alla graduatoria con un vantaggio di oltre mezz’ora sul secondo classificato, fino a ieri il connazionale Marcel van Vliet (Man), che ha ceduto il posto al russo Andrey Karginov (Kamaz). Un Karginov che per mantenere le posizioni non ha esitato a superare un’auto in difficoltà incontrata lungo il tragitto. Auto poi rimessa in carreggiata dopo pochi istanti da De Rooy che non ha esitato a tirarla fuori dai pasticci con un gancio di traino per poi proseguire la propria strada (guarda il VIDEO).
Per il momento la Dakar sembra essere un affare tra Kamaz e Iveco che si danno battaglia sui duri tracciati del Sudamerica, anche se la gara è ancora lunga. Dopo la massacrante speciale di ieri, oggi è in programma la sesta tappa, da Tucuman a Salta, con un cambio di scenario rispetto alla tappa precedente: nessuna sabbia, terra e ciottoli, si annuncia relativamente tranquilla per i camion, che dovranno affrontare dapprima un percorso di trasferimento di 242 km e poi una speciale di 156 km, prima di raggiungere direttamente il bivacco, dopo un nuovo trasferimento di 152 km, difficile immaginare una rivoluzione in classifica, anche se alcuni colpi di scena sono possibili. La carovana si dirigerà a nord, lungo la famosa Ruta 40 Argentina e i concorrenti dovranno affrontare il percorso cronometrato su un terreno per la maggior parte ricoperto di ghiaia e rocce, certamente non la migliore superficie per i veicoli e i loro equipaggi. Domani giornata di riposo, poi domenica si ripartirà alla volta di Uyuni.
Dakar 2014: Iveco e De Rooy alla guida della classifica/VIDEO
Archiviata la quinta tappa in terza posizione, il capitano del team Iveco Petronas mantiene in classifica generale il primo posto con un vantaggio di oltre mezz’ora sul secondo e non si tira indietro a prestare soccorso
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