Primi in trattori. Con 40.000 veicoli di questa tipologia venduti nel 2018, DAF si piazza al primo posto nella classifica europea relativa al segmento più grande del mercato. Leadership costruita anche tramite una progressiva penetrazione del marchio in tanti paesi. Oltre che in quelli storici, dove è presente in termini produttivi (come Olanda e Regno Unito), la casa è il più grande brand di importazione in Germania ed è leader in almeno sette paesi, tanto che raggiunge la quota del 16,6% nei pesanti.
Continuare a crescere, però, è difficile, visto il mercato altamente competitivo. Ecco perché da anni la casa olandese cerca di accrescere la penetrazione nel variegato segmento dei carri, che vale in Europa un 36% del mercato e che in Italia diventa il 47,5%, per la stragrande maggioranza (il 66,2%) sopra le 16 ton. Ma il mercato dei carri è l’antistandard e, quindi, per conquistare clienti è necessario disporre di un ventaglio di prodotti articolato, sia rispetto all’offerta di telai sia a quella di assali, così da presidiare ogni nicchia. Vediamo come.
L’ampliamento del catalogo telai
Cominciamo con i telai. Qui la prima novità riguarda l’introduzione in catalogo di un FAW, un cabinato a quattro assali, declinabile sia con il CF che l’XF, dotato di un tridem composto da un tandem (con riduzione singola o nel mozzo) e da un assale sterzante inserito nello sbalzo posteriore. Insomma, un 8×4 con ptt tecnico di 37 ton che ha come peculiarità l’estrema facilità di manovra, potendo beneficiare di un diametro di volta di 7,8 m, ottenuto grazie a un centro di rotazione avanzato rispetto a un quattro assi tradizionale (in configurazione 2+2). Quindi, riesce ad abbinare un’importante capacità di carico a un’estrema agilità.
Altra novità è un CF 10×4, vale a dire un 5 assi realizzato grazie alla collaborazione dell’allestitore olandese Estepe che ha montato il quinto asse intermedio utilizzando tutta componentistica DAF. Si tratta di un mezzo molto solido, pensato per quei mercati – in particolare quello olandese – dove con un 5 assi e un allestimento con vasca ribaltabile si può raggiungere una massa di 49 ton. In Italia potrebbe essere sfruttato per utilizzi speciali, quando cioè carro serve per trasportare attrezzature, come per esempio una pompa calcestruzzo, un cestello aereo o determinate autogru che, vista la tara, hanno bisogno del quinto asse come appoggio.
Infine, c’è da segnalare un XF FTM, un trattore da traino 8×4 con tridem composto da tandem a trazione doppia e primo assale posteriore sterzante. Insomma, un veicolo per trasporti eccezionali in grado di raggiungere combinazioni di peso fino a 120 ton.
Assali a go-go
Anche rispetto agli assali, si registrano diverse novità. Così, dopo gli assali anteriori da 7,5, 8 e 9 ton, già disponibili sul mercato, è in rampa di lancio una versione da 10 ton, dotata di sospensione parabolica con tre balestre. DAF reputa sarà molto apprezzata nel settore edile, in quanto in questo lavoro la parte anteriore del veicolo, dovendo per esempio ospitare una gru di carico, è sottoposta a carichi pesanti. Ma in fondo può essere utile anche per una più corretta ripartizione dei carichi nei veicoli in cui ci siano tre o più assi sul posteriore e quindi diventa necessario potenziare il carico sull’anteriore.
Molto interessante anche un nuovo assale trainato da 7,5 ton con pneumatici singoli, la cui capacità di carico statico è stata aumentata almeno del 25% fino a 26 tonnellate, per sostenere l’appoggio dell’intero peso sul posteriore.
Infine, ci sono diverse migliorie negli assali tandem destinati ai classici 6×4 e 8×4 sia come mezzi stradali sia come mezzi d’opera, molto diffusi in Italia.
Il configuratore taglia-tempo
L’offensiva sui carri di DAF in Italia ha estese praterie per poter galoppare. In questo segmento, infatti, la quota di mercato della casa olandese nella penisola nel 2018 è del 5% nella parte leggera, presidiata con l’LF, e dell’8,5% in quella sopra le 16 ton, che pesa il 66,2% del totale dei carri. La parte del leone in questo segmento pesante la fanno i due assi (50%), seguiti a ruota dai tre assi (40%) e chiudere con i quattro (10%).
La strategia per conquistare clienti prevede più apporti. Il primo è quello di disseminare sul mercato dei demo allestiti, da far girare nelle concessionarie.
Il secondo riguarda la formazione di personale dedicato, preparato anche a livello tecnico e quindi in grado di dialogare con un mercato che ha specificità proprie.
Il terzo è stabilire una relazione più solida con gli allestitori per far comprendere loro come il carro DAF faciliti il lavoro e la trasformazione. In che modo? Essenzialmente tramite un configuratore 3D. In pratica, con questo strumento l’azienda di trasporti accede nel sito dedicato, configura il veicolo di cui ha bisogno e poi, tramite icloud, tale configurazione è inviata in modo telematica sia al dealer di zona sia all’allestitore. A quel punto, rispetto ai carri, l’allestitore può giocare un ruolo decisivo, in quanto può modificare alcuni parametri di configurazione in modo preliminare, può cioè aiutare a “confezionare” il veicolo proponendo, per esempio, una modifica di un interasse o un’aggiunta di un connettore. Tutte cose ovviamente condivise con il cliente. Così, una volta che la configurazione è stata definita e il preventivo accettato, l’allestitore, tramite i disegni CAD presenti sul sito, può già predisporre tutto quanto utile a far partire il lavoro e a stringere i tempi di consegna.