Brianza Diesel | Un affare di famiglia

CARTA DI IDENTITÀ

Nata negli anni Trenta come officina, la Brianzadiesel è una concessionaria di Como e costituisce il classico esempio di azienda familiare che, generazione dopo generazione, ha gestito e fatto crescere la propria attività «in the family».
«Mio nonno, Francesco Pozzoli, e la sua famiglia – mi racconta uno dei responsabili e discendenti, Natale Pozzoli – si dedicarono alla costruzione di telai per biciclette a Cremnago, nel Comasco. Dopo la Seconda guerra mondiale, l’azienda cominciò a eseguire le prime riparazioni di camion abbandonati in paese durante il conflitto. In quell’officina arrivarono poi a lavorare, dopo qualche anno, anche i figli di Francesco e cominciò così la legacy familiare. Dopo il trasferimento nell’attuale sede di Inverigo, negli anni Ottanta, Brianzadiesel da officina generica si convertì alla vendita e alla riparazione di camion, in particolare per DAF».

Tre sedi per garantire prossimità

«Oggi abbiamo tre sedi – prosegue Natale– Ad Inverigo, lungo la strada che taglia in due la Brianza e che collega Como a Bergamo, si trova il nostro quartier generale, con la concessionaria, l’officina per le riparazioni e le revisioni (con 12-13 sedute al mese insieme agli ingegneri della motorizzazione), l’allestimento e la personalizzazione degli automezzi e la carrozzeria. In tutto sono 55.000 mq, di cui 8.000 coperti. Inoltre, è disponibile anche un servizio di consegna veicoli con custode».
La seconda sede è a Grandate, aperta nel 2004. Facilmente raggiungibile per chi viene da Milano e dalla Svizzera, anch’essa nelle immediate vicinanze di Como, è focalizzata sugli allestimenti, nonché centro allineamento e di attività come la raddrizzatura dei telai e il ripristino di veicoli incidentati. Anche qui si tengono 2-3 sedute di revisione mensili.
Infine, il terzo centro si trova a Berbenno (Bergamo), nella Valtellina, dal 1996, e qui l’azienda – come officina generica – offre riparazione e assistenza a veicoli industriali.
«Cerchiamo di coprire le zone di Lecco, Sondrio, Como e Varese – aggiunge – A Sondrio collaboriamo con l’Officina T.T. Tavelli Truck S.r.l., mentre nel Varesotto arriviamo circa fino alla Malpensa, dove possiamo appoggiarci alla Pedemontana».

Testimoni tra generazioni

Tutto questo Gruppo è affare della famiglia Pozzoli. Si comincia dal papà di Natale, Arturo, quasi 80 anni, che ha visto nascere la prima officina e che fa da supervisore; poi lo zio Sandro, che si occupa dell’officina di Inverigo; Davide, il fratello di Natale, che segue l’officina di Grandate; e, last but not least, lo stesso Natale che gestisce la concessionaria di Inverigo. «L’organizzazione familiare è un punto di forza, ma anche un punto debole – scherza Natale – Da un lato siamo molto coesi, dall’altro vogliamo fare tutto noi, senza ovviamente poter seguire tutto».

Il servizio a orario allungato

Tra meccanici, allestitori, carrozzieri, elettrauto, venditori e altre figure specializzate, Brianzadiesel conta oggi 24 dipendenti e collabora con le scuole tecniche della zona, in modo da poter reperire qualche giovane da far crescere e poi assumere: «Puntiamo a costruire uno stretto rapporto con la clientela – puntualizza Natale – con spiegazioni sul funzionamento del veicolo, presenza costante, assistenza tempestiva e veloce, tempi di consegna rapidi, servizi di ritiro del mezzo e riconsegna, possibilità di effettuare diagnosi sul posto. Tra l’altro ci avvaliamo anche della collaborazione che DAF ha con GuidarePilotare (la scuola di guida sicura ed economica di Misano condotta da Siegfried Stohr, ndr), per far provare i veicoli sui nostri piazzali e dare consigli di guida e sui consumi».
Brianzadiesel offre 24 ore su 24 di assistenza ai veicoli DAF e ricambi disponibili per tutte le marche di camion e rimorchi. Inoltre, lavora su una fascia oraria ampia e ben delineata: «Dal lunedì al venerdì apriamo alle 8.30 fino alle 13, io, mio figlio e mio fratello. Poi alle 13.30 rientra mio zio e andiamo avanti fino alle 20.30-21. Sabato ci siamo dalle 8 alle 12-13 e al pomeriggio siamo reperibili io, mio zio e mio fratello. Non lavoriamo su due turni perché per esperienza spesso si creano incomprensioni tra le due squadre e quindi cala la qualità e la precisione del lavoro».

Una clientela di tipologie diverse

«La clientela di Brianzadiesel è fatta o da padroncini con 1-2 camion o da piccole e medie imprese con 15 o 20 mezzi», continua Pozzoli. Ma abbiamo anche clienti storici più strutturati, con cui c’è un rapporto molto particolare.
Uno è una realtà molto allineata sul “green”, sono stati una delle prime aziende a caricare i semirimorchi sul treno e a servirsi dell’intermodale. Oggi il titolare sta pensando a un progetto con l’utilizzo di un veicolo elettrico lungo la tratta Italia-Svizzera-Germania. Noi saremo coinvolti nell’eventuale fornitura di un mezzo elettrico e colonnine di ricarica presso la propria sede; e comunque entro l’anno installeremo una colonnina per la ricarica anche da noi».
Un’altra azienda con la quale lavoriamo, è operativo sulle linee internazionali da e verso la Germania con una flotta di una ventina di mezzi, utilizzati per movimentare carichi di varia tipologia, anche a temperatura controllata.
«Con questi due clienti abbiamo stabilito un rapporto di amicizia molto schietto e onesto, anche di reciproco aiuto – svela Pozzoli – con discussioni a volte accese, ma anche con tanta empatia e complicità».
E gli affari? Tutto sommato vanno abbastanza bene perché «siamo a budget, anche se continuano gli strascichi della pandemia, per cui si fa un po’ fatica ad avere i veicoli in tempi ragionevoli. Ma è un problema generale che, comunque, sta poco a poco migliorando».

I CIMELI RESTAURATI
Ad Inverigo la famiglia Pozzoli ha conservato anche qualche testimonianza del passato. Nella struttura sono infatti esposti alcuni antichi veicoli che man mano vengono restaurati con tanta passione e amore. C’è la Fiat Topolino di nonno Francesco, alcune moto d’epoca e due trattori d’antan (il grigio è un Ferguson inglese e l’arancio un OM). In mostra c’è anche un Fiat 640, ancora da mettere a posto, così come il pezzo forse più iconico, una Lancia Esatau 6Ro, il mitico “Musone” che negli anni Cinquanta cambiò il modo di concepire il design dei pesanti italiani.