Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega ai Trucks&Van, fa il punto sull’erogazione delle risorse del Fondo autotrasporto.
Ricordiamo che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato per il comparto autotrasporto 25 milioni di euro destinati al rinnovo del parco veicolare per le imprese iscritte al Registro elettronico nazionale e all’Albo degli Autotrasportatori e che il periodo di presentazione delle domande è dal 26 giugno all’11 agosto 2023.
Per Artusi, l’esito del click day del nuovo periodo di prenotazione del Fondo Investimenti 2022 per l’autotrasporto, praticamente esaurito in poche ore per LNG, diesel (con rottamazione) e trainati, dimostra quanto fossero attese dalle imprese le risorse stanziate dalla legge di Bilancio dello scorso anno, che sono state sbloccate nei primi giorni di giugno, dal decreto di attuazione emanato dopo un anno e mezzo dallo stanziamento iniziale.
«Nel prendere atto con soddisfazione che lo sblocco di queste risorse ha avuto un grande successo – a dimostrazione della voglia che dimostrano le imprese di adeguare le tecnologie delle flotte – rammarica il ritardo con cui si è arrivati all’attuazione della norma (che porterà all’erogazione degli incentivi nelle casse delle aziende non prima della fine del 2024), e ci motiva a far sì che si eviti che anche i fondi previsti con le stesse finalità per il 2023 subiscano un analogo ritardo» commenta Artusi aggiungendo come ora sia stato emanato «solo il decreto interministeriale che fissa in 25 milioni la somma destinata agli incentivi per il 2023, mentre si attende ancora il decreto ministeriale che dovrà stabilire la ripartizione della somma per le diverse tipologie di veicoli e il successivo decreto attuativo per avviare l’erogazione degli incentivi».
In vicepresidente di Federauto T&V auspica «che tali risorse non debbano attendere quanto quelle del 2022 e che il ministero dei Trasporti, confermando l’attenta sensibilità dimostrata nei confronti dei problemi dell’autotrasporto, voglia accelerare le procedure per rendere disponibili al più presto queste risorse che, peraltro, appaiono strutturalmente nel bilancio dello Stato». Risorse che contribuiscono a una maggiore sicurezza stradale oltre a una diminuzione delle emissioni climalteranti.