Il settore dei veicoli trainati con massa totale a terra superiore alle 3,5 tonnellate mette in archivio il mese di maggio in forte ripresa: +47,5% (1.770 unità immatricolate rispetto alle 1.200 del maggio 2021).
Un dato, come sempre stimato dal Centro Studi Unrae sulle immatricolazioni fornite dal Mims, che rinfranca dal calo registrato nel precedente mese di aprile (-17,4%) e che porta le immatricolazioni complessive di rimorchi e semirimorchi nei primi 5 mesi dell’anno a quota 7.214 contro i 6.625 del medesimo periodo del 2021 (+8,9%).
«La crescita del mercato dei veicoli trainati nel mese di maggio è senza dubbio una notizia che accogliamo positivamente, dal momento che il dato del comparto nei primi cinque mesi dell’anno si attesta in positivo, con un incremento di quasi 600 unità immatricolate rispetto al 2021 – commenta Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae, che aggiunge – Tuttavia, il trend altalenante del mercato è al tempo stesso indice di una grande difficoltà nell’elaborare previsioni sull’andamento dell’immatricolato nei prossimi mesi e questo è dovuto principalmente alla discontinuità di fornitura di materie prime, che incide sulla capacità dei Costruttori di produrre e consegnare i veicoli con regolarità e in tempi ragionevoli».
Nella sua nota l’associazione richiama anche l’attenzione sulle misure di sostegno al settore degli allestimenti che equipaggiano autoveicoli e rimorchi destinati a trasporti specifici, come nel caso di quelli a temperatura controllata, auspicando l’arrivo di incentivi che favoriscano l’impiego di veicoli trainati di ultima generazione in termini di sicurezza stradale e transizione energetica. Misure che possano contribuiscano ad aumentare l’efficienza energetica delle combinazioni veicolari, come per esempio con assali tecnologicamente avanzati, che producono energia e la riforniscono a quei veicoli che necessitano di fonti autonome a veicolo fermo, come impianti frigoriferi o sistemi di sollevamento.