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Una cisterna alimentare Santi al servizio della Ferrero

La multinazionale specializzata in prodotti dolciari ha adottato una cisterna del costruttore bresciano dotata di una configurazione molto particolare, poiché munita di celle di carico fra il controtelaio e la cisterna per un calcolo estremamente preciso del peso dei prodotti trasportati. La cisterna ha un volume di 16.000 litri ed è installata su una motrice Iveco a 3 assi alimentata a LNG

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Con merendine, biscotti e Nutella non si può sbagliare ricetta. Ogni prodotto deve essere replicabile e identico per gusto e sapore. E allora, come nella cucina di casa, si pesa ogni ingrediente al meglio possibile. Continua, così, la storica collaborazione con la Ferrero di Alba da parte del costruttore bresciano Santi, massimo esponente nazionale dei costruttori di cisterne alimentari con 400 mezzi all’anno.

Santi, infatti, prosegue con la fornitura al colosso piemontese del cioccolato, e non solo, dell’ennesima cisterna per liquidi alimentari. Questa volta da 16.000 litri di volume e installata su una motrice Iveco a 3 assi alimentata a LNG, con una configurazione molto particolare poiché munita di celle di carico fra il controtelaio e la cisterna per un calcolo estremamente preciso del peso del liquido trasportato. In questo caso burro di cacao, cioccolato e altri prodotti per la produzione dei più noti prodotti della Casa piemontese (Nutella, Ferrero Rocher, Kinder Bueno).

L’azienda lombarda alla fine del 2019 è entrata in Palladio Financial Holding per allargare il proprio mercato internazionale e consolidare quello domestico. «La nostra forza – dice Luca Biagetti, Ceo della Santi – è quella di customizzare le cisterne sulle esigenze dei nostri clienti, attraverso un approccio strutturato che fa dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità gli elementi cardine della nostra filosofia aziendale riuscendo a realizzare prodotti sempre più competitivi». È una visione che porta la Santi a sperimentare nuovi materiali costruttivi sia per isolare le cisterne sia per renderle sempre più leggere senza perdere di robustezza.

«Per gli acciai che vengono utilizzati nelle nostre cisterne siamo vincolati alla normativa alimentare, quindi usiamo prevalentemente Aisi 304 L o Aisi 316 L, quest’ultimo viene per lo più utilizzato per il trasporto di liquidi non alimentari le cui caratteristiche richiedono questa categoria di acciaio inossidabile, riuscendo a raggiungere con questi materiali, anche con il ricorso a calcoli FEM (Finite Elements Method), alleggerimenti strutturali prima impensabili, dando a parità di condizioni di resistenza meccanica e di isolamento materiali sempre più leggeri e quindi veicoli molto più competitivi soprattutto per il mercato internazionale». Mercato che ricerca sempre di più sistemi di carico e trasporto altamente specializzati, più che semplici allestimenti tradizionali.

La cisterna

Ha un volume di 16.000 litri suddiviso in 2 scomparti da 9.000 e 7.000 litri, è lunga 6.260 millimetri e ha un diametro di 2.008 mm e, come si diceva, monta un innovativo sistema di controllo della pesatura a celle di carico. «Abbiamo progettato – spiega Roberto Carsana, responsabile commerciale della Santi – un falso telaio ad hoc per questa cisterna; di solito è fisso, ma in questo caso è sospeso su 10 celle di carico, così che la cisterna si trasformi in un ‘vassoio’ per la pesatura. In pratica galleggia sul falso telaio tramite opportuni ancoraggi fra motrice e cella e cella e cisterna. Tutti calcolati per sforzi e dinamiche con il ricorso a calcoli FEM».

Tanto che la cisterna è omologata fino a 90 chilometri all’ora e può uscire dallo stabilimento, però il suo lavoro è prevalentemente quello di trasportare ‘just in time’ fra linee di produzione determinati prodotti nella assoluta corretta quantità. «Il sistema da noi progettato fa la tara della cisterna e addirittura del peso dell’acqua piovana che ristagna sulle passerelle o della neve. In più il camion è un veicolo a metano (LNG), per assicurare spostamenti all’interno dello stabilimento sempre più ecologici. È probabile che il prossimo camion che allestiremo per Ferrero, poi, sia anche elettrico – spiega Carsana – per aumentare l’impronta ecologica del Gruppo».

La cisterna dialoga, quindi, in tempo reale con il software della Ferrero nel trasmettere i dati sul contenuto trasportato, e se il trasporto richiede delle pause la botte è munita di un riscaldatore Valeo a elevate prestazioni, distribuito per l’Italia dalla F.lli Amadio Spa capace di portare la temperatura del liquido trasportato fino a 70 gradi, assicurando anche per una notte intera l’integrità del carico.

La cella di carico

Abbiamo detto che la cisterna è dotata di una cella di carico. Ma che cos’è esattamente una cella di carico? Si tratta di un trasduttore, ossia un componente elettronico che misura la forza applicata su un oggetto grazie ad un segnale elettrico che varia al variare della deformazione che la forza in questione produce sul componente stesso. Le celle di carico sono dispositivi utilizzati nella pesatura industriale grazie alla loro precisione e praticità; rilasciano, in pratica, un segnale proporzionale alla forza misurata che viene poi tradotto in un valore numerico. Prima che queste celle diventassero così diffuse, anche per le applicazioni di pesatura industriale, venivano utilizzate le bilance a leva meccaniche.

Le celle di carico elettroniche sono per lo più costituite da un corpo metallico in acciaio o alluminio a cui vengono applicati uno o più estensimetri  che leggono la deformazione meccanica del materiale (di compressione o trazione) tramite la variazione di resistenza elettrica che tale deformazione causa sul loro circuito elettrico.

Scheda Tecnica

VOLUME: 16.000 litri (2 scomparti – 9.000/7.000)

LUNGHEZZA: 6.260 mm

DIAMETRO esterno: 2008 mm

ALTEZZA COMPLESSIVA: 960 mmm motrice + 2450 cisterna (telaio + boccaporti)

TARA: 2.850 KG

SISTEMA DI PESATURA A CELLE DI CARICO: in acciaio inox non omologato metricamente ma conforme al decreto legislativo 29/12/92 n.517 e 24/02/97 n.40 direttiva metrica 90/384/CEE e 93/68/CEE per gli strumenti a pesare a funzionamento non automatico.

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