Sono Motors ha ottenuto un finanziamento di 1,46 milioni di euro da parte dell’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente (CINEA) per continuare a sviluppare la tecnologia solare di cui è proprietaria la società.
Il progetto Seamless-Pv è stato concesso dalla Commissione Europea e, nell’arco di quattro anni, dovrebbe portare allo sviluppo di attrezzature automatizzate per la produzione di fotovoltaico (PV), ad affrontare l’industrializzazione di nuovi processi di produzione e a dimostrare l’efficienza dei costi e la conformità della tecnologia ai requisiti di mercato e ai quadri di standardizzazione in vari settori.
Sono Motors ha ricevuto la prima rata di 532.441 euro, che si aggiungono a una campagna di finanziamenti con cui sono stati raccolti 45 milioni di euro. Questa somma è sufficiente a coprire una parte significativa degli investimenti fino alla produzione in pre-serie del veicolo elettrico solare Sion nel 2023.
La tecnologia solare proprietaria di Sono Motors viene integrata in veicoli di altri produttori, compresi i semirimorchi e i rimorchi trainati dai camion. Fornisce energia a diversi sistemi del veicolo, in modo da contenere le emissioni di CO2 e il consumo di carburante. L’azienda ha già acquisito 23 partner come Scania, Chereau, Rhenus Logistics, Mitsubishi Europe.
Ma non è tutto perché la stessa società dichiara di avere nel cassetto altri 50 brevetti concessi o depositati, 42 dei quali riguardano la tecnologia solare, utile per consentire una perfetta integrazione in una varietà di architetture di veicoli e persino superfici curve. Per i veicoli del tipo a cassone, Sono Motors ha sviluppato parti della carrozzeria in pannelli sandwich flessibili e leggeri che garantiscono un’integrazione perfetta e una distribuzione ottimale del calore. Rimorchi isotermici di Chereau, Kögel e Mtte, dotati di soluzioni solari personalizzate, sono già arrivati a test su strada avanzati. Si prevede che la piena integrazione solare sul tetto e sui lati di un semirimorchio da 40 ton coprirà fino al 50% del fabbisogno energetico medio annuo delle unità di raffreddamento.