In genere quando si parla di connettività si fa riferimento al monitoraggio costante di un veicolo allo scopo di favorire l’ottimizzazione del suo utilizzo, della sua manutenzione e della sua produttività. Quasi mai invece si utilizzano strumenti di monitoraggio da remoto per verificare la salute degli autisti alla guida. Eppure, chi svolge questo lavoro, già di per sé duro e faticoso, sopporta da una parte notevoli stress psicologici, conseguenza dei ritmi serrati delle consegne e delle mille incognite riservate dal contesto stradale, dall’altra le conseguenze fisiche di quelle malattie professionali a cui chi guida è più facilmente esposto. Perché è evidente che chi trascorre decine di ore al volante e quindi conduce uno stile di vita sedentario e si alimenta in modi e tempi non sempre corretti, è più esposto a ipertensione arteriosa, diabete, obesità e problemi muscolo-scheletrici. E non serve molto a dimostrare che quando si provano disagi in tal senso aumentano anche le probabilità di essere coinvolti in incidenti.
Dallo scorso ottobre MAN Truck & Bus Italia ha colmato questa lacuna lanciando, in collaborazione con la società di telemedicina Health Telematic Network (HTN) e con l’Università di Brescia, il progetto «Quanto vale la tua salute?». L’idea è quella di monitorare a distanza, per una settimana e durante la normale attività lavorativa, i parametri vitali di un campione statisticamente significativo di autisti. I dati, raccolti in un dossier sanitario personale consultabile sul web, verranno poi analizzati dall’ateneo bresciano e utilizzati come base per ulteriori approfondimenti e studi sulla categoria, in modo da elaborare strategie di prevenzione riferite sia all’aspetto medico, sia a quello attinente alla tecnologia del veicolo. Il tutto allo scopo di accrescere la sicurezza stradale.
Al progetto possono partecipare, in modo gratuito e su base volontaria, tutti gli autisti di veicoli commerciali e industriali (per ora sono esclusi quelli del trasporto persone), indipendentemente dal marchio di camion condotto. I conducenti si possono candidare sul sito www.man4you.it e, una volta selezionati, saranno monitorati H24 attraverso alcuni apparati medicali in grado di rilevare, in modalità wireless, una serie di parametri come elettrocardiogramma, pressione arteriosa, saturimetria, frequenza cardiaca, attività fisica e glicemia. Valutando questi valori diventerà possibile individuare ed eventualmente correggere e ridurre i vari fattori di rischio cardiovascolare.
Per attivare il monitoraggio gli autisti selezionati otterranno un appuntamento presso la sede HTN a Brescia e qui saranno sottoposti a una visita medica con cui definire anamnesi e tipologia dei controlli giornalieri dei parametri vitali, con soglie di allerta personalizzate. Il tutto ruberà meno di un’ora, il tempo utile al medico per redigere la “carta del rischio cardiovascolare” sulla base di fattori quali il sesso, l’età, il colesterolo, l’abitudine al fumo e il diabete. Durante la settimana, poi, mentre svolge le sue normali mansioni, l’autista dovrà semplicemente utilizzare i vari device che gli sono stati consegnati, in alcuni casi indossandoli, in altri utilizzandoli per pochi minuti al giorno.
Al termine del periodo di telemonitoraggio l’autista riceverà, nel totale rispetto della privacy, un report finale riepilogativo di tutte le rilevazioni memorizzate, corredato da un commento medico interpretativo di tutti i dati. Sarà poi lo stesso autista, unico destinatario del report, a decidere se condividerlo o meno con il proprio medico.
I primi dati raccolti su un campione ancora contenuto di autisti hanno già rilevato alcuni casi in cui si è reso necessario il proseguimento del monitoraggio e il ricorso a ulteriori approfondimenti diagnostici, come l’applicazione di un holter cardiaco.